TESTO Commento su Matteo 17,14-20
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
Sabato della XVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (12/08/2023)
Vangelo: Mt 17,14-20
I discepoli hanno contribuito al realizzarsi dei miracoli delle moltiplicazioni dei pani. Gesù li ha poi guidati verso una fede non attaccata ai risultati esteriori ma in cerca della volontà di Dio, unica fonte di ogni bene autentico. Ma talora l'uomo ha bisogno di sperimentare di non essere lui l'autore di tante belle cose ma un semplice strumento di Dio senza il quale ogni cosa si spegne. I discepoli nell'assenza di Gesù hanno provato a fare il miracolo in proprio e non hanno ottenuto nulla. La traduzione sopportarvi mi pare opinabile benché sia la più diffusa. Mi pare che il senso del brano intenda fino a quando dovrò portarvi su? Infatti poi Gesù chiede che il giovane venga portato da lui. E poi alla domanda dei discepoli spiega che non hanno reso possibile il miracolo proprio per la poca fede, il pensare di poter fare da soli, senza vivere in Gesù. Sono molte le situazioni in cui si ricevono doni ma si rischia di sentirli come frutti del mero proprio operare. E bisogna passare per le magagne e le delusioni di tale percorso per tornare piccoli tra le braccia di Dio. Gesù ne parla anche in altri brani: il diavolo viene cacciato dalla nuova venuta di Dio e l'anima diventa spazzata e adorna. Allora il diavolo torna con sette spiriti peggiori di lui, se ne impossessa e la situazione si fa peggiore che all'inizio. Quanto è importante, quando la grazia ci dona questo, farsi aiutare da una guida seria e serena di cui ci si fida per camminare più rapidamente e risparmiarsi tante sofferenze evitabili.