TESTO Commento su Matteo 14,22-36
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
Lunedì della XVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno A dispari) (07/08/2023)
Vangelo: Mt 14,22-36
I discepoli hanno aiutato Gesù a compiere il miracolo della moltiplicazione dei pani incoraggiando le persone a sedersi, ossia a mettersi a tavola, pur se non c'era nulla da mangiare. Gesù li costringe a precederlo all'altra riva perché non si attacchino al risultato esteriore ma alla volontà di Dio. È un passaggio difficile, significato dal vento contrario. Ma proprio in questa nuova profondità Gesù li ha preparati al nuovo dono di vederlo venire nella notte oscura sulle acque della fede e non con la sua normale presenza terrena. Pietro intuisce questo e gli chiede di camminare sulle acque della fede. È bello che lo chiede a Gesù che teme sia un fantasma. Ossia si lascia guidare dalla fede che può vivere chiedendo aiuto a Gesù, non cercando sicurezze con propri ragionamenti. Eppure basta il vento a confonderlo. Ma non camminava già miracolosamente sulle acque? È un cammino per l'uomo ascoltare la luce della fede ricevuta in dono e non lasciarsi distogliere da essa a causa di fasulle voci interne o esterne. Gesù lo aiuta tendendogli la mano ma anche gli insegna con la sua parola di grazia appunto a non lasciarsi confondere da altro e ad abbandonarsi alla luce della fede.