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TESTO Non abbiate paura!

don Michele Cerutti

XII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (25/06/2023)

Vangelo: Mt 10,26-33 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 10,26-33

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: 26Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. 27Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. 28E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. 29Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. 30Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!

32Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.

In mezzo alle persecuzioni che la Chiesa vive nel mondo risuonano con forza in questa calda domenica di fine giugno le assicurazioni di Gesù affidate ai suoi a non aver paura di chi ci ostacola perché Dio stesso conosce ciò di cui abbiamo bisogno.
Il pensiero mi corre sempre da alcuni mesi ai miei confratelli nicaraguensi che debbono fuggire o vivere in carcere e chi sa l'effetto di queste parole nelle orecchie e nel loro cuore.
Poi mentre preparo la predica mi giunge una mail dall'Associazione Chiesa che soffre e vedo come nella nostra Europa si voglia soffocare la fede in tutte le forme.
La cultura di oggi è un grande anestetico.
In questa mail viene riportato come Facebook impedisca di aprirsi con la dicitura: «La tua Pagina non può essere consigliata. I contenuti della tua Pagina stanno impedendo che venga suggerita alle persone». Cos'è successo?
Una pagina Facebook di questa Associazione seguita da circa 283.000 persone. che se hanno deciso liberamente di seguire, evidentemente è perché hanno preso a cuore la missione della fondazione pontificia, cioè lenire le sofferenze dei cristiani perseguitati. Alcuni post hanno raggiunto numeri straordinari - anche 300.000 visualizzazioni -, senza alcuna sponsorizzazione a pagamento per sostenerne i risultati, solo grazie alla vitalità della comunità.
Questo, fino a quando alcuni visitatori della Pagina hanno deciso di segnalare otto post per i contenuti ritenuti “forti o violenti”. Uno di essi conteneva la foto dei ventuno cristiani copti ortodossi uccisi nel 2015 dai jihadisti dell'ISIS sulla spiaggia di Sirte, in Libia, gli stessi che Papa Francesco ha deciso di inserire nel Martirologio Romano della Chiesa cattolica.
Comprendiamo che per molti Facebook sia uno strumento per lo più di svago. Di certo, alcuni potrebbero ritenere alcune delle immagini che ritraggono la persecuzione di tanti fratelli e sorelle come altrettanti contenuti “forti e sensibili”, facendo passare in secondo piano l'importanza di dare voce a coloro che vengono perseguitati per la fede in Gesù.
Di fatto qualcuno ha pensato: «Come si permettono costoro di turbare il mio momento di relax? Li segnalo subito!» e per questo Facebook ha messo i bastoni fra le ruote. In che modo? Cancellando immagini e video in modo arbitrario, occultando le sofferenze (reali, non virtuali) di intere comunità cristiane e bloccando la diffusione di contenuti a scopo informativo usati da ACS per denunciare e rendere nota la condizione di milioni di cristiani che, oltre a essere perseguitati, hanno per giunta il “cattivo gusto” di trovare chi li difende, anche attraverso i social! Ciò che è più grave, quindi, è che Facebook avalli le segnalazioni giunte da qualche utente, senza curarsi del merito del lavoro di sensibilizzazione.
Ci sono cristiani che oggi si affidano alla forza informatrice di ACS perché hanno bisogno di aiuto, e per questo si è adottato un ulteriore progetto che tuttavia non si può pubblicare sulla pagina Facebook perché verrebbe oscurato. Per quale motivo? Perché contiene una sgradevole “parola chiave”. L'iniziativa riguarda infatti il Burkina Faso, Diocesi di Fada N'Gourma, e ha lo scopo di fornire cibo agli sfollati interni e istruzione ai ragazzi di queste famiglie vittime del terrorismo. Quest'ultima parola - terrorismo - non è ben accetta dal popolare social, per cui una richiesta di aiuto di questo tipo sarebbe pacificamente censurata.
Mentre Facebook è diligentemente impegnato nel legare il bavaglio ad ACS Italia, quella comunità ha, ancora una volta, l'opportunità di donare speranza ai fratelli perseguitati, senza turbare il relax di tanti apprendisti censori.
Grazie di cuore e fraterni saluti.

 

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