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TESTO Commento su Matteo 10,26-33

padre Paul Devreux

XII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (25/06/2023)

Vangelo: Mt 10,26-33 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: 26Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. 27Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. 28E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. 29Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. 30Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!

32Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto.
Questo vale sia per il bene fatto che per il male. La verità a volte è lenta, ma finisce sempre con il farsi strada.

Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
Cos'è che Dio mi dice nelle tenebre e che ascolto all'orecchio? E' tutto il bene che mi vuole e quanto sono importante per Lui. Questo mi tira fuori dalle tenebre, mi da voglia di vivere.
Di cosa ho paura? Di rimanere solo, dimenticato, che nessuno ricordi il bene che ho fatto? Sono tante le paure che posso avere, ma hanno tutte una cosa in comune: non riguardano il presente. Sono un film che mi invento su un futuro ipotetico, e che mi avvelena la vita. Viviamo il presente e affidiamo a Dio il futuro. Pre-occuparsi significa occuparsi di cose che forse non accadranno mai.

Abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo.
La Geènna era il luogo dove si buttava la spazzatura. Chi è che ha un così grande potere su di me? Solo io, facendo scelte sbagliate e che mi fanno sentire una schifezza. Meglio sarebbe evitarle, ma cosa può aiutarmi a fare le scelte giuste? Sentirmi figlio di Dio. Questo mi porta spontaneamente ha fare scelte costruttive.
Gesù dice che due passeri non sfuggono allo sguardo di chi li ha creati e che noi valiamo più di molti passeri!
Se io mi aspetto la gratitudine, la riconoscenza dagli uomini, sono uno sciagurato, come lo sono quelli che si aspettano la riconoscenza da me. Noi abbiamo la memoria corta riguardo a tutto ciò che abbiamo ricevuto. Ricordiamo più facilmente quello che abbiamo dato, perché quello ci è costato. Meglio aspettare la riconoscenza da Dio, che ci vuole bene comunque, indipendentemente dai nostri meriti.

Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli”
Posso pensare che sto riconoscendo Gesù davanti agli uomini, quando mi accorgo che mi viene spontaneo parlare di Dio, riconoscere pubblicamente che mi è Padre, che è la mia fonte, il mio sostegno, l'ancora di salvezza, che confido più in Lui che negli uomini, che gli voglio bene perché mi sento amato da Lui. Questo va annunciato. Viva Dio!

Buona domenica.

 

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