TESTO Commento su Giovanni 3,16-18
Santissima Trinità (Anno A) (04/06/2023)
Vangelo: Gv 3,16-18
«16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio».
Oggi la chiesa festeggia la Trinità, che ricordiamo ogni volta che ci facciamo un segno di croce e anche quando la domenica recitiamo il credo. Cominciamo col dire che crediamo in un solo Dio, creatore di tutto! Ma ci rendiamo conto di cosa stiamo affermando? L'universo è una realtà di cui non riusciamo ad immaginare le dimensioni. Infatti diciamo che è infinito, anche perché se dicessimo che da qualche parte finisce ci si domanderebbe cosa c'è dopo. Di conseguenza diciamo che anche Dio è infinitamente grande. Ma io mi domando com'è possibile che un Dio così grande si sia accorto dell'esistenza della nostra galassia, che è un puntino nell'universo? Per non parlare poi della terra e addirittura di ognuno di noi, che siamo qualche miliardo! Tutto questo ha del incredibile. Io non riesco ad immaginare una mente in grado di ascoltare le preghiere di otto miliardi di persone; figuriamo contarci i capelli! Eppure dimostrare che Dio non esiste non è più intelligente che provare a dimostrare che esiste.
Ma allora, come mai io ci credo, e non sono ne solo ne il primo? Proprio perché Dio si è manifestato tante volte e in tanti modi all'umanità. Prima di tutto come colui che è, che esiste. Poi, grazie soprattutto a Gesù, come colui che è Padre, e che ci ama di un amore totalmente gratuito, al punto di mandarci il suo figlio primogenito, talmente somigliante al Padre, da rivelarcene il volto. E infine mandandoci ogni giorno lo Spirito Santo, che ci ricorda tutto quello che Gesù a fatto, e ci dona la forza per seguirlo.
Ma penso anche che se Dio, che è il totalmente altro, ci si è rivelato così, è perché di questo noi abbiamo bisogno. Avremo sempre bisogno di un padre da ascoltare, di un amico come Gesù da seguire e di uno spirito che ci illumini.
Un'altra cosa di cui abbiamo bisogno è del modello trinitario: tre persone che si stimano, che fanno tutto insieme, e che amando diventano fecondi, tanto da creare l'universo e noi: l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo. Neanche Dio sta bene solo, e c'invita a guardare alla Trinità come modello di vita da imitare. La vita eterna comincia oggi, se desidero vivere in comunione con l'eterno. Gesù è venuto per rivelarci questa possibilità bellissima, cioè quella di non essere solo creature mortali, nate dalla terra, ma anche creature di Dio, rinate nel battesimo in Dio, e destinate a vivere in comunione con l'eterno ora e sempre. Non cogliere questa opportunità, non credere nello stile di vita che Gesù è venuto a proporci, è come condannarsi ad una vita limitata.
Signore grazie per tutto quello che ci hai rivelato, e del dono della vita eterna che c'inviti ad accogliere.
Buona domenica.