TESTO Commento su Marco 11,11-26
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
Venerdì della VIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (02/06/2023)
Vangelo: Mc 11,11-26
Gesù, dice il vangelo, è il servo di Dio che è vicino ad ognuno con amore infinito, che non spezza la canna incrinata ma fa trionfare la giustizia solo sulla via dell'amore. Ma lui vede nei cuori e dunque può dare talora un'amorevole svegliata a chi sta perdendo la via della vita. Cosa che noi non possiamo fare appunto perché non conosciamo il profondo del cuore degli altri, non sappiamo quanta grazia è stata loro donata.
Qui poi Gesù ci incoraggia profondamente sulla via della nostra preghiera potente nella vita degli altri ma anche nel nostro cammino. È dalla preghiera, dall'unione con Gesù, che si sviluppa la nostra crescita portandoci oltre quello che potevamo immaginare.
L'episodio del fico seccato non parla di una inesistente durezza di Cristo. La vita e le parole di Gesù nel loro complesso mostrano come dicevamo che lui è vicino a ciascuno nel modo più delicato, amorevole, datore di vita. Dunque Gesù qui vuol fare comprendere che l'uomo può arrivare a operare scelte dalle quali poi non si può più tornare indietro. Scelte che chiudono definitivamente certe vie nella vita terrena. Anche se la misericordia di Dio dona il tempo adeguato per scegliere definitivamente e, a modo proprio di ciascuno, pienamente consapevoli, circa la propria salvezza eterna. Scelta che tocca l'accettazione della misericordia senza limiti di Dio.