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TESTO Commento su Marco 2,13-17

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Sabato della I settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (19/01/2002)

Vangelo: Mc 2,13-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: "Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?". Avendo udito questo, Gesù disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori".

Come vivere questa Parola?

Gesù, passando lungo il mare, vede Levi seduto al suo bischetto, intento a riscuotere tasse. Il suo imperativo "seguimi" è forte di tale autorità che il gabelliere immediatamente si alza, pianta in asso soldi, calcoli e convenienze pur di seguire Gesù. Ma immediatamente dopo, cogliamo un altro aspetto della persona di Cristo. Egli non ha solo il fascino di una incredibile autorevolezza, ma anche quello di una capacità di compassione, di misericordia, di amicizia che è offerta di salvezza per tutti, specialmente per chi ne sarebbe meno degno. Lo dice chiaro: è per loro che Egli è venuto e non per quelli che si ritengono giusti, gente "a posto" che non ha mai nulla da rimproverarsi e che non sopporta di essere rimproverato da nessuno.

Oggi, nella mia oasi contemplativa, riprenderò in mano il mio cuore. Forse anch'io mi separo dai peccatori, non come i farisei che evitavano il contatto fisico con loro, ma perché sono tentato di pensare che gli altri sbagliano, gli altri sono peccatori, io no. E mi dimentico che, come dice S.Paolo, "sono giustificato, ma non per i miei meriti, bensì per la passione e morte di Gesù": sono peccatore perdonato. Quale umiltà e misericordia chiederò a Te, Signore, oggi, se voglio essere davvero tuo discepolo!

La voce di una santa "dottore della Chiesa"

E' per la sua misericordia preveniente, che il buon Dio ha voluto preservare la mia anima dal peccato mortale.

Ciò nonostante accetto di mangiare alla tavola alla quale mangiano i peccatori. Così posso dire a nome dei miei fratelli: Abbi pietà di noi, Signore, perché siamo poveri peccatori! O Signore, rimandaci giustificati!
S. Teresina del Bambino Gesù

 

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