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TESTO Commento Matteo 4,12-17.23-25

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7 Gennaio (07/01/2002)

Vangelo: Mt 4,12-17.23-25 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

"Si adempì ciò che era stato detto per mezzo del profeta: Il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata"

Come vivere questa Parola?

Il tema della luce, proprio da tutto il periodo natalizio, domina anche sul vangelo d'oggi, dove Matteo riprende e dice essersi compiuta una profezia d'Isaia. E questa luce è Gesù che, dopo una giovinezza di lavoro e silenzio a Nazareth, entra nel vivo della storia annunciando dappertutto: "Il Regno di Dio è vicino" ed esortando: "Convertitevi". Il suo andare era segnato non solo dalla forza di un tale annuncio, ma dall'immensa capacità di empatia, da un vibrare di compassione per quanti - si trattava di molti anche allora - erano preda della sofferenza. "Predicava la lieta notizia del Regno di Dio e curava ogni sorta di infermità".

Ecco, Gesù si rivela quel "sole dall'Alto" venuto a illuminare le nostre tenebre: quella "Luce divina" tanto superiore alle nostre oscurità, ma anche si manifesta nel suo cuore umanissimo che si china sulle nostre ferite e avverte il grido di ogni dolore.

Oggi nella mia pausa contemplativa, chiedo di appropriarmi a fondo anche di quanto dice la prima lettura: "Ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne è da Dio". E chiederò d'incontrare il Gesù incarnato nella storia senza fuggire dai miei impegni, dalle mie responsabilità quotidiane. E' lì che Gesù Figlio di Dio e Figlio dell'uomo, mi consola, mi aiuta a seguirlo, lieto, sulla sua via d'incarnazione.

La voce di un padre della Chiesa

"Il Signore ci ha dato un segno nelle profondità e nelle altezza" (Is 7,14 e 11), senza che l'uomo osasse sperarlo. Come avrebbe potuto aspettarsi di vedere una Vergine generare un figlio, di vedere in questo figlio un "Dio con noi" venuto a cercare la pecora smarrita, cioè la creatura che egli aveva foggiata, e risalisse poi per presentar al Padre suo quest' "uomo" (- umanità -) così ritrovato?
Ireneo di Lione, contro le eresie,III,19,3

 

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