TESTO Commento su Mt 5,38-48

Il senso di queste letture sta tutto racchiuso nella frase di Genesi 1,27:
“Dio creò l'uomo a sua immagine”
ribadito dalla seconda riga:
“a immagine di Dio lo creò”

Spesso abbiamo interpretato questo versetto nel senso orgoglioso di essere investiti di divinità, di superiorità sopra gli altri esseri creati sì da Lui ma senza il sigillo di “qualità”, di avere in noi l'essenza della divinità che ci illumina di una luce speciale!!
Ma l'insieme delle letture di oggi ci allarga lo sguardo e ci pone una diversa prospettiva, assai più impegnativa per la nostra vita e ben illustrata da Gesù che con la predicazione e la testimonianza ci indica la Via per essere fedeli al mandato datoci nella Creazione
“Siate santi perché io il vostro Dio sono Santo”
Di ogni figlio si cerca con orgoglio di trovare somiglianza e si gioisce quando si vede in lui un tratto nostro che ce lo fa riconoscere “carne della nostra carne”; Dio è padre e insistentemente cerca in noi un tratto riconoscibile! e ci indica i termini di questa somiglianza: “siate santi perché io vostro padre sono santo, non coverai nel tuo cuore odio contro i fratelli,...non serberai rancore e amerai il tuo prossimo come te stesso”
Quanto lontano da questo mandato è andata l'umanità e non solamente per la dissolutezza dei tempi moderni come i pessimisti vogliono farci credere!
I primi due fratelli della storia biblica sono stati vittima dell'odio e uno perse la vita fisica e l'altro perse la vita morale oppresso dal peso del fratricidio.
Eppure Dio padre ebbe cura anche di lui e ammonì di non “toccarlo”
Quante storie di vendetta, di assassinii, di rancori, di gelosie costellano in tutti i tempi la storia degli uomini compresa la storia sacra del popolo eletto, del figlio Israele!
Dio come ogni padre ha continuamente cercato di indicarci la via e attraverso Gesù ci ha ancor più chiarito quali sono i tratti che ci qualificano come suoi figli:” se uno ti chiede il mantello tu dagli anche la tunica..... non amare solo gli amici ma anche i nemici perché Dio che è VOSTRO PADRE fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi, fa piovere sui giusti e sugli ingiusti”
“Il Signore è buono e grande nell'amore” recita il salmo e Paolo ancora di più certifica la nostra figliolanza divina ricordandoci di essere con il nostro corpo “tempio di Dio”
Perché allora c'è il male nel mondo, anzi perché noi figli di Dio, tempio del suo Spirito facciamo a volte tanta fatica a non compiere il male o altre volte lo compiamo?!
Come è un padre degno di tale nome? Custode del figlio, solerte nell'indicargli la via, testimone dei propri insegnamenti ma rispettoso della sua LIBERTA', pronto a lasciarlo fare le sue esperienze affinché impari da solo il valore della vita!
Ripercorrendo la storia biblica o guardando la storia dell'umanità quante volte abbiamo domandato con angoscia “ma Dio dov'era, perché non interviene a salvarci dal male, perché non compie miracoli che allontanino il dolore?”
Dio e Gesù suo testimone non si sono imposti contro la nostra volontà ma con il loro agire ci hanno indicato la via per essere veramente Figli di Dio e templi dello Spirito lasciando a noi la responsabilità di scegliere e compiere il bene LIBERAMENTE e attendendoci con pazienza sulla via della salvezza cosi ché possiamo dire con il Salmo:”...come è tenero un padre verso i figli così è tenero Dio con coloro che lo temono” (cioè gli riconoscono l'autorevolezza di PADRE).
Ecco allora che la frase iniziale “Dio ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza” rivela tutta la ricchezza di questa scelta di Dio: il dono che ci fa a sua immagine è quello della libertà di scegliere il bene invece del male non solo per istinto come gli altri esseri creati ma per scelta e decisione nostra confortati dalla consapevolezza che egli ci ama anche quando sbagliamo e continua a suggerirci di provare ad essere Santi come Lui!

Revisione di vita
Siamo consapevoli che per essere come il Padre ci viene chiesto di agire concretamente verso i fratelli e non di rinchiuderci in noi stessi per paura di sbagliare?
Quanto imputiamo gli avvenimenti della vita al destino e non alle nostre scelte?
La nostra preghiera è chiedere un aiuto dall'alto o promettere un impegno sull'esempio di Gesù?

Marinella Gualchi di Torino