TESTO Dal Battesimo di Cristo al valore del nostro Battesimo
Battesimo del Signore (Anno A) (08/01/2023)
Vangelo: Mt 3,13-17
In quel tempo, 13Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».
La solennità del Battesimo di Gesù che si celebra nella domenica successiva all'Epifania ci fa fare un salto temporale di 30 anni.
Dalla grotta di Betlemme dove arrivarono ad adorare il Bambino Gesù i sapienti venuti dall'Oriente si passa direttamente al fiume Giordano, dove Giovanni Battista, il precursore esercita il suo ministero con l'insegnamento e con l'amministrazione del battesimo per la purificazione dei peccati.
Un salto che liturgicamente ha un significato e teologicamente pure, in quanto il battesimo di Gesù rientra tra le manifestazioni pubbliche della divinità del Cristo.
Infatti ci ricorda l'evangelista Matteo che “”appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento». Gesù viene così indicato alla gente presente al Giordano, da una voce proveniente dal cielo con il Figlio di Dio nel quale riporre ogni fiducia e speranza.
Cristo è quindi indicato il riferimento unico della nostra fede e del nostro cammino nel tempo, come ci ha insegnato il papa Benedetto XVI, morto il 31 dicembre 2022.
Come continua a fare da un decennio Papa Francesco, con il suo alto magistero in continuità con l'insegnamento del Concilio Vaticano II.
Facciamo tesoro di quanto oggi la parola di Dio ci dice in merito al sacramento del battesimo, forse un po' dimenticato nella nostra vita cristiana. Il Battesimo di Gesù al Giordano non è la stessa cosa del nostro battesimo, ma ci porta al sacramento principale che ci dona la grazia della fede e elima in noi il peccato originale, senza distruggere in noi completamente la tendenza al peccato e al male. La natura umana rimasta ferita dalla colpa d'origine dei nostri progenitori, ha avuto la possibilità del riscatto nel mistero dell'incarnazione, passione, morte, risurrezione ed ascensione al cielo di nostro Signore Gesù Cristo.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci ricorda che tutte le prefigurazioni dell'Antica Alleanza trovano la loro realizzazione in Gesù Cristo. Egli dà inizio alla sua vita pubblica dopo essersi fatto battezzare da san Giovanni Battista nel Giordano e, dopo la sua risurrezione, affida agli Apostoli questa missione: «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato» (Mt 28,19-20).
Nostro Signore si è volontariamente sottoposto al battesimo di san Giovanni, destinato ai peccatori, per compiere ogni giustizia. Questo gesto di Gesù è una manifestazione del suo «annientamento». Lo Spirito che si librava sulle acque della prima creazione, scende ora su Cristo, come preludio della nuova creazione, e il Padre manifesta Gesù come il suo Figlio prediletto.
È con la sua Pasqua che Cristo ha aperto a tutti gli uomini le fonti del Battesimo. Egli, infatti, aveva già parlato della passione, che avrebbe subìto a Gerusalemme, come di un «battesimo» con il quale doveva essere battezzato. Il sangue e l'acqua sgorgati dal fianco trafitto di Gesù crocifisso sono segni del Battesimo e dell'Eucaristia, sacramenti della vita nuova: da quel momento è possibile nascere «dall'acqua e dallo Spirito» per entrare nel regno dei cieli (Gv 3,5).
Diceva sant'Ambrogio: «Considera, quando sei battezzato, donde viene il Battesimo, se non dalla croce di Cristo, dalla morte di Cristo. Tutto il mistero sta nel fatto che egli ha patito per te. In lui tu sei redento, in lui tu sei salvato».
Con questa consapevolezza vogliamo riscoprire e soprattutto vivere il nostro battesimo attingendo da questa fonte della grazia le energie necessarie per contrastare il peccato e il male e fare emergere nella nostra vita solo il bene e solo la grazia che ci viene da Dio.