PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO L'atomo della verità

don Luciano Sanvito

IV Domenica di Avvento (Anno B) (18/12/2005)

Vangelo: Lc 1,26-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,26-38

26In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Racchiusa nella verità di pochi attimi, l'energia evangelica trapassa il mondo: quello di una ragazza ebrea, simbolo di ognuno di noi.

L'energia evangelica inesprimibile trova soltanto una lontana immagine del vangelo che esplode, rivoluziona, sconvolge e rinnova l'anima di lei, del suo mondo e del nostro mondo: l'angelico mistero.

Nessun testimone, nessuna chiarezza umana, nessuna prova si dà: soltanto, c'è l'ombra dell'altissima verità che la trapassa e la irradia, rendendola trapassante e irradiante a sua volta...a nostra volta.

La ragazza è estremamente sola, ma non isolata: sola della solarità dell'esplosione luminosissima della verità che le si incarna dentro, lì.

Per dire anche a noi che le nostre tragedie sono sì le nostre solitudini; ma le nostre ancore di salvezza sono le solitudini illuminate e illuminanti.

Il natale si perde e si accoglie in un attimo, e in un atomo: basta la folgorazione intensissima e profondissima che ci trasmette la luce.

Ogni altra luce che si avvicina e che noi avviciniamo rischia soltanto di ottenebrare la potenza dell'ombra vera e autentica, quella della garanzia.

L'annunciazione della verità non è un fatto, ma un dato di fatto: già in noi.

Rileggere l'evento evangelico ci riporta alla radice della coscienza, dove la verità ci riappare come realtà già dentro, già data e operativa, che ha solo bisogno del nostro consenso, per essere resa visibile e vivibile oggi.

L'annunciazione della verità sbaraglia ogni discorso e mira all'esperienza pregnante, nella ricerca del dunque, della concretezza che nasce dentro.

Tutte le immagini natalizie qui vengono filtrate, promosse o bocciate.

Tutti i discorsi, sbriciolati e svelati come insulsi e fatui, disincarnati.

Dove la verità non si inscrive nella carne, tutto è vano e spazzatura.

Ogni natale celebrato senza questo presupposto viene vanificato.

La ragazza non immaginava la potenza che le si formava dentro, in quel momento, in quel suo semplice assenso: se noi, per un attimo, per un atomo, ci disponessimo a questo avvento natalizio, avremmo in mano, fin da ora, ci dice il vangelo, la potenza trasmessaci in dono, per generazione in generazione: la potenza della verità in potenza.

 

Ricerca avanzata  (55377 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: