TESTO La grande promessa: Dio in noi
don Roberto Rossi Parrocchia Regina Pacis
VI Domenica di Pasqua (Anno C) (22/05/2022)
Vangelo: Gv 14,23-29
23Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
25Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
27Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. 28Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. 29Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».
Nella nostra società abbiamo tante cose; siamo la società dei consumi, dei rumori, con tante parole e confusione. Ma ci mancano alcune cose fondamentali, siamo poveri di profondità, di silenzio, di valori veri. Abbiamo bisogno di interiorità, abbiamo bisogno di concretezza nella rettitudine e nel bene. Gesù nel Vangelo di oggi ci dice: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui".Ci vorrebbe l'esperienza dei santi, in particolare di S. Elisabetta della Trinità e di p. Carlo de Foucauld, proclamato santo domenica scorsa, per comprendere un poco la profondità e la verità di questa promessa di Gesù. Noi certamente desideriamo amare il Signore. Lui ci dice che il nostro amore non deve essere a parole, ma costruito nei fatti, nell'osservare e mettere in pratica i suoi comandamenti. Qualcuno potrebbe dire: E' difficile. D'accordo: può essere a volte difficile, ma è possibile, è bello, è importante, è la cosa più bella.
Tante gente vive i comandamenti e molte volte noi stessi siamo riusciti a viverli con serenità, impegno, pace del cuore. Come è bello vedere persone che vincono l'egoismo e si aprono all'amore fraterno, all'attenzione agli altri, al dono e al sacrificio di sé. Questo avviene soprattutto nella vita delle nostre famiglie; avviene nella vita della comunità cristiana, dove tante persone offrono disponibilità, collaborazione, fede, preghiera, sacrificio, dove sorgono tante forme di vocazioni. Questo diventa evidente quando visitiamo le tante comunità di religiosi e religiose, di volontari che si donano alle persone disabili, giovani o adulti, alle quali offrono tutto se stessi, dai servizi più umili alla promozione della loro dignità e vita. Ci sono persone che vivono il perdono, altre che cercano l'onestà e la sincerità nel lavoro, altre che costruiscono l'amore e la fedeltà nel matrimonio e nella famiglia. Potremmo continuare con tanti altri esempi. I comandamenti di Dio sono la strada più bella per costruire bene la nostra vita sulla terra e quella degli altri, per costruire e meritare giorno per giorno il nostro paradiso nell'eternità. Non bisogna scoraggiarci quando facciamo fatica a osservare i comandamenti; un po' alla volta ci riusciremo. Quando sbagliamo Il Signore ci è accanto per darci il suo perdono e aiutarci a riprendere la buona volontà. L'importante, nella vita, è amare! ("Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore... e il prossimo come te stesso"). Tante volte non sono i risultati che contano, ma la volontà di ricominciare ogni giorno ad amare gli altri, come Dio fa con noi, che ci rinnova la sua fiducia continuamente.
Dice un santo: " Ama, dunque, senza farti troppe domande. Ama tutti, ama sempre, ama con gioia, perché Dio ama chi dona con gioia". A questo punto, nel desiderio e nello sforzo di amare il Signore e osservare la sua parola, Gesù ci fa la sua grande promessa: "Il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di Lui". Dio vive nel cuore dell'uomo, Dio vive nel mio cuore! E se Dio vive nel mio cuore, tutto è possibile, tutto acquista valore, tutto è speranza, santità e grazia. "Pensate che festa, fratelli carissimi, avere in casa Dio!" (S. Gregorio Magno) Questa diventa la vera vita cristiana: La Trinità in noi e noi nella Trinità, in un rapporto reale, intimo, concreto della nostra persona con le persone della Trinità: un rapporto vero da persona a persona con il Padre, con il Figlio, con lo Spirito Santo. "Chi rimane nell'amore, rimane in Dio e Dio rimane in lui", scrive S. Giovanni.
Dove c'è fatica, peccato, scoraggiamento, debolezza Gesù ci dà il Consolatore, lo Spirito Santo: "egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto". Lo Spirito Santo è la nostra forza, la nostra speranza, la nostra pace, la nostra gioia. E lo Spirito Santo ci aiuta ad affrontare la vita e i suoi problemi: la vita personale, la vita di famiglia, la vita nella comunità cristiana, come è avvenuto nella prima comunità cristiana di Gerusalemme, come è avvenuto tante volte nei momenti delicati della vita della Chiesa e dell'umanità. Nel nostro tempo il Signore ci ha fatto dono di molte anime belle e sante, anche in mezzo ai giovani, ai ragazzi. Possiamo ricordare il piccolo Manuel (9 anni), Carlo Acutis, Sandra Sabatini, Nicola Perin, Sr. Clare, PierGiorgio Frassati,, Nennolina (7 anni), Chiara Luce Badano... Gesù continua a mandare il suo Spirito Santo che ci insegna e ci ricorda il suo amore e dà la forza della vita in ogni situazione. Gesù dice: “Vi do la pace, vi do la mia pace, non come la dà il mondo...” Abbiamo bisogno di continuare a implorare la pace, la misericordia, la salvezza del Signore per la nostra umanità, specialmente per i poveri, i sofferenti, le vittime innocenti. Vieni Spirito della pace, vieni Spirito dell'amore....