TESTO Commento su 1sam 2,1

Dalla Parola del giorno

Il mio cuore esulta nel Signore, la mia fronte s'innalza grazie al mio Dio.

Come vivere questa Parola?

Queste parole fanno parte del Salmo responsoriale che è, oggi, il cantico di Anna, di cui parla la prima lettura. Umiliata e nell'angoscia perché era per lei impossibile avere figli, si reca al tempio dove neppure il sacerdote Eli, dapprima, capisce il suo dolore. Invece il Signore sì; non solo la comprende, ma l'esaudisce. Ed ecco, quando finalmente Anna ha da Dio un bambino, torna al tempio di Dio. "Il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho chiesto – dice – perciò anch'io lo do in cambio al Signore". Questa figura di donna, nel suo canto di riconoscenza, anticipa in qualche modo il Magnificat di Maria che ci è offerto dal Vangelo odierno. Gesù non è ancora nato, eppure Maria effonde il suo ringraziamento in un canto che esprime il suo essere consapevole. Sì, il Signore ha già cominciato la sua opera di salvezza santificando Giovanni Battista nel grembo di Elisabetta.

Oggi, incontro al Natale ormai prossimo, mi difenderò dalla tentazione di affannate e attivistiche preparazioni, prendendomi un tempo per gioire nel grazie silenzioso e contemplativo del mio cuore per l'incommensurabile dono dell'Incarnazione. Questo è attendere cristianamente il Natale.

La voce di un'innamorata di Dio

Siate un "sorriso" su questo mondo, è il mio augurio più grande. Credo che non ne troverei uno più bello, perché se sorridete anche in mezzo alla sofferenza è perché il piccolo Gesù vi ha dato un riflesso della sua gioia di bambino quando riposava, fiducioso, nelle braccia della Vergine Maria, sua Madre.
Magdeleine di Gesù