AUDIO Il nostro audio quotidiano

Presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.
*

Se facciamo memoria di quando eravamo più piccoli, ci ricorderemo che avevamo un senso di fede più grande e Gesù era davvero una divinità, un amico sempre vicino.

I bambini non hanno sovrastrutture, non hanno pregiudizi, si fanno tante domande ma ogni risposta è valida. Sono semplici, limpidi, puliti. Sono un terreno fertile sul quale si può seminare e il seme è ben accolto. Ecco perché le persone vanno educate sin da piccole.

Succede che i bambini sanno fare domande impegnative, e là dove vi fosse una famiglia davvero in grado di vivere la fede, il bambino cresce con sani principi, altrimenti si fermerà all'idea di un Dio che è solo la soluzione favolistica dell'età fanciullesca che a una certa età è fuori moda.

Sin da piccoli, siamo stati abituati ad accogliere Gesù come verità, come Dio che vuole incontrarci. I bambini hanno sempre entusiasmo nell'andargli incontro, ma se non ricevono un esempio simile, tenderanno ad allontanarsi.

Questo ci fa riflettere su alcune domande:

- come potrei tornare fanciullo, aperto di mente e lasciarmi riempire da Gesù?

- gli adulti hanno la responsabilità di fede dei più piccoli: come mi sto impegnando?

- sto vivendo bene, e sto testimoniando altrettanto, il rapporto con Dio? Come?

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