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TESTO L'amato

don Roberto Seregni   Home Page

Epifania del Signore (06/01/2022)

Vangelo: Mt 2,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

6E tu, Betlemme, terra di Giuda,

non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda:

da te infatti uscirà un capo

che sarà il pastore del mio popolo, Israele».

7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».

9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Il racconto del battesimo di Gesù mi ha sempre affascinato. Dopo trent'anni di silenzio e di quotidianità, l'evangelista Luca mette in scena la prima manifestazione pubblica del Signore. Si dice che la prima impressiona è quella che conta, ed in parte è proprio vero. In questa rivelazione iniziale l'evangelista sintetizza l'essenza e lo stile del Rabbí di Nazareth. Quello che mi affascina è che Gesù si mette in fila con i peccatori. In silenzio. Testa bassa. Uno di loro. Dio tra gli uomini. Bellissimo!

Gesù svela il volto della solidarietà di Dio che cammina con il suo popolo, di un Dio che si mette in fila senza corsie preferenziali, di un Dio che ha fame e sete, piange per un amico, si commuove e si appassiona, ama e perdona. Troppo spesso abbiamo pensato a Dio come un essere perfetto e distante, freddo e calcolatore, seduto su una nuvola a dettare comandamenti e sentenze. Gesù frantuma questa immagine di Dio, la fa a pezzi. L'unico modo per sapere com'è Dio è guardare Gesù, la sua vita, le sue parole e le sue scelte. Lui, e solo Lui, è immagine del Dio invisibile (Col 1,15).

La sua Chiesa deve continuare questa missione: scendere dalle cattedre, stare con la gente, mettersi in fila senza corsie preferenziali, ascoltare, accompagnare e accendere speranza nei cuori frantumati dal dolore o dalla povertà. La sua Chiesa deve essere un riflesso incandescente della sua misericordia e della sua tenerezza, accogliente come il grembo di una madre e disarmante come il sorriso di un bambino. È un cammino impegnativo di conversione e di spogliazione. Che lo Spirito di Dio ci infiammi di passioni e ci faccia volare leggeri sulle ali della grazia.

don Roberto Seregni

 

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