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TESTO Commento su Rm 8,27

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Mercoledì della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (26/10/2005)

Brano biblico: Rm 8,27 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno
Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio.

Come vivere questa Parola?

Molti esegeti preferiscono leggere e spiegare così questo versetto paolino: "A quelli che amano Dio, Egli fa tutto cooperare per il bene". Si evidenzia così con più forza che, a misura del nostro corrispondere all'amore e alla chiamata di Dio, è certo che tutto – ogni situazione: gioia o tristezza, salute o malattia, ricchezza o povertà... - tutto insomma concorre ad assicurarci la salvezza. Comprendiamo bene allora la potenza di questa affermazione che impedisce l'attecchire infestante del pessimismo disfattista.

Pensiamo, ad esempio, a tutti quegli atteggiamenti che, a volte, "ristagnano" anche nel cuore di chi si dice cristiano. Perché mi è capitato questo? Perché Dio lo ha permesso? La Parola di Dio risponde, illumina, pur esigendo che il cuore si arrenda silenziosamente al mistero: "Quelli che il Padre da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio Suo." Traducendo meglio: "Li ha destinati ad assomigliare al Figlio Suo." Ecco cosa vuole il Signore da noi. Ci vuole come Gesù: belli, buoni e santi. Ci vuole soprattutto felici alla maniera di Gesù. Perché sa che solo così possiamo realizzarci nella dignità di ciò che siamo: figli nel Figlio. Questo significa che una disgrazia, un dolore, una situazione fallimentare, frutto dell'imperfezione delle cose o dei nostri errori, lungi dall'essere architettati da Lui, sono piuttosto da Lui trasformati in opportunità, in risorsa, per un bene più grande e duraturo, che solo nel tempo ci è dato di cogliere nella sua bellezza trasfigurata.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiedo al Signore che liberi dal pessimismo e da ogni altro atteggiamento disfattista persuadendomi della sua bontà che sempre opera efficacemente perché la mia gioia sia piena.

Signore, mi fido di Te!

La voce di un sacerdote

Sperare in Dio non è come sperare negli uomini, che non possono neppure sorreggere il nostro desiderio e la nostra piccola fiducia.

Sperare vuol dire resistere a quello che ogni giorno vediamo di brutto nella vita. Che cosa vuol dire questo, se non ci fosse dietro Qualcuno che prende il posto della nostra tristezza?
Don Primo Mazzolari

 

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