TESTO Gesù è grande perché fa crescere gli altri!
don Domenico Bruno annunciatedaitetti
XXV Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (19/09/2021)
Vangelo: Mc 9,30-37
30Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». 32Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
33Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». 34Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. 35Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». 36E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: 37«Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Cosa hanno in comune Chiara Ferragni/Cristiano Ronaldo e Papa Francesco? Sono influencer.
Nel nostro piccolo tutti vorremmo essere influencer cioè persone che contano e riescono a influenzare il pensiero e le decisioni altrui... una sorta di opinion leader, uno che crea una opinione e riesce farla risultare rilevante. Sono quelle persone che si ritiene abbiano peso.
Ma c'è un pericolo: c'è chi può usare questa dote per far crescere gli altri e chi per far crescere se stesso.
Qui sta la differenza tra la Ferragni, o Ronaldo, e il Papa: i primi sono interessati a far crescere il proprio profitto economico riuscendo a portare al successo ogni prodotto che sponsorizzano; il Papa invece, come pastore, si preoccupa solo di portare verso la salvezza le persone che gli sono state affidate da Gesù. Chiara, o Cristiano, danno peso alla loro immagine, tutti credono che comprando le cose che mostrano possano diventare come loro, mentre Francesco si preoccupa affinché le persone seguano i suoi consigli per diventare santi, per diventare figli di Dio. Tutti i cristiani dovrebbe essere così e servire i fratelli.
Gesù questa Domenica dice: “Se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti” (Mc 9,30-37).
Essere servitore significa mettersi sul piatto della bilancia insieme a un'altra persona: tu vai giù perché il peso della tua preghiera e del tuo servizio possa far andare su l'altro, avvicinandolo a Dio e facendo in modo che sia una persona migliore, più santa. In questo senso saremo persone che hanno un peso nella vita.
Quante volte invece abbiamo desiderato e ci siamo dimenati per stare al di sopra agli altri perché la nostra cultura, le nostre competenze, la nostra posizione sociale erano degne di essere notate dalle persone e invece siamo rimasti sempre nell'ombra...
È davvero grande chi s'impegna a far crescere l'altro.
E se il servizio che Dio ci sta chiedendo fosse proprio quello di aiutare nel silenzio il fratello/sorella più piccolo/a ad emergere (magari perché è sempre stato/a sfortunato/a nella sua vita)?
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