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TESTO Commento su Luca 12,54-59

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Venerdì della XXIX settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (21/10/2005)

Vangelo: Lc 12,54-59 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 12,54-59

54Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. 55E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. 56Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? 57E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? 58Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. 59Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».

Dalla Parola del giorno

Diceva ancora alle folle: "Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?"

Come vivere questa Parola?

Come mai, voi che decodificate così bene le manifestazioni della natura – chiede Gesù alla folla – non sapete giudicare questo 'tempo' di salvezza con l'assenso della fede? In greco, i verbi giudicare, decidere e scegliere hanno la stessa radice, rivelandosi come tre diverse sfumature di un unico atteggiamento maturato con consapevolezza. Soppesare infatti la Parola del vangelo significa non solo coglierne il senso e riconoscerne il valore, ma decidersi per Cristo e fare delle scelte rispondenti, in autenticità e prontezza. In una parola, come ci esorta oggi l'apostolo Paolo, comportarsi in maniera degna della vocazione ricevuta.

Comprendiamo bene, dunque, come il prendere coscienza della propria vocazione implichi uno sguardo profondo limpido e libero sui segni che Dio ci pone dinanzi, visitandoli e accogliendoli nella fede, al di là di ogni pregiudiziale personalismo che tende a gestirsi in proprio nella miopia di se stesso.

Oggi, nella mio rientro al cuore, chiederò al Signore di trovare nella preghiera, più che nello sforzo cerebrale, la chiave giusta per comprendere il senso dei miei giorni, illuminato dalla Parola che mi aiuta a ben giudicare, decidere e scegliere.

Signore, in tempo in cui anche la fede è soggetta a privatizzazione, concedimi luce ed equilibrio perché sappia discernere ciò che piace a Te, in assoluta libertà, oltre gli astratti slogan massificanti che il mondo mi propina.

La voce del Priore di Bose

Si dovrebbe sempre onorare la religione degli altri. Così facendo si aiuta la propria religione a crescere e si fa un servizio a quella degli altri.
Enzo Bianchi

 

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