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TESTO Commento su Mc 12, 41-44

Casa di Preghiera San Biagio FMA   Home Page

Sabato della IX settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (05/06/2021)

Vangelo: Mc 12,38-44 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

38Diceva loro nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, 39avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. 40Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». 41Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. 42Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. 43Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 44Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Mc 12, 41-44

Come vivere questa Parola?
Gesù aiuta i discepoli a guardare con attenzione la realtà, cogliendovi non solo gli aspetti problematici più evidenti, come l'atteggiamento vanitoso e ambizioso dei ricchi e degli uomini religiosi, ma anche ciò che potrebbe apparire loro insignificante, irrilevante, poco interessante, come il gesto di una vedova, molto povera, che getta nel tesoro del Tempio due “lepta”, che sono le monete più piccole del mondo greco. Sembra che Gesù voglia dire: «da qualsiasi parte la guardiate, l'offerta della vedova, corrisponde al minimo assoluto. Ma se guardate con più attenzione scoprirete che non è così». Esso, infatti, esprime la caratteristica fondamentale di coloro che prendono sul serio la prima delle beatitudini, quella dei poveri in spirito, cioè l'offerta totale di sé al Signore e al prossimo. Perché è così, se non hai più nulla di materiale da offrire, ti rimane solo una cosa da donare: te stesso!
La vedova del vangelo dà tutto ciò che ha per vivere, da se stessa, e si mette nelle mani di Dio, per gli altri. È questo il significato perenne della sua offerta, che Gesù esalta perché, a differenza di quella dei ricchi che si limitano ad offrire parte del loro superfluo, consiste nel dono totale di sé!

Educa, Signore, il nostro sguardo per riconoscere nella piccolezza, nell'insignificanza, nell'irrelevanza, in ciò che il mondo non considera, i segni della tua presenza in mezzo a noi. Così sia!

La voce di un santo Papa
«In mezzo alla fitta selva di precetti e prescrizioni, Gesù apre una breccia che permette di distinguere due volti, quello del Padre e quello del fratello. Non ci consegna due formule o due precetti in più. Ci consegna due volti, o meglio, uno solo, quello di Dio che si riflette in molti. Perché in ogni fratello, specialmente nel più piccolo, fragile, indifeso e bisognoso, è presente l'immagine stessa di Dio».
Francesco, Gaudete et exultate, n. 61

Don Giuseppe Tilocca - giustiloc@tiscali.it

 

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