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TESTO Gesù cibo eterno

don Domenico Bruno   annunciatedaitetti

Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (Anno B) (06/06/2021)

Vangelo: Mc 14,12-16.22-26 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 14,12-16.22-26

12Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». 13Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. 14Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. 15Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». 16I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.

22E, mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». 23Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. 25In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».

26Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

C'è una cosa che ci interconnette a tutto il mondo, una cosa che ci collega e ci permette di rimanere in costante contatto con tutti gli uomini della terra... tutti pensiamo a internet, al cellulare... Invece no. SI tratta di qualcosa di più potente. Il corpo e sangue di Cristo.

Solo il corpo e sangue di Gesù, infatti, ci danno la possibilità di rimanere sempre in collegamento con ogni uomo della terra, passato, presente e futuro. Passano i giorni, gli anni e i secoli, ma Gesù è lo stesso e il suo sacrificio ci salva sempre.

Ogni uomo della terra che si nutre del suo corpo e del suo sangue può essere salvato e vive in eterno, quindi resta in comunione con tutti i cristiani. Proprio come Gesù che vive in eterno ed è sempre presente. E questo è vero anche dalle parole che abbiamo sentito nel Vangelo (Mc 14,12-16.22-26) e che il sacerdote ripete quando consacra il pane e il vino: “questo è il mio corpo” e “questo è il mio sangue”.

Non si tratta di un ricordo passato, ma di una comunione presente con tutti coloro che si sono nutriti di quello medesimo cibo e di quella medesima bevanda di salvezza che sono il corpo e il sangue di Gesù che lui stesso ci dona.

Gesù lo sentiamo se lo viviamo, anzi se viviamo in lui e di lui fino a diventare noi stessi quel cibo di vita eterna... fino a diventare anche noi senza tempo e senza spazio.

- hai mai sentito il bisogno di vivere l'eternità? Come lo hai colmato?

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