TESTO Io sono il Buon Pastore
IV Domenica di Pasqua (Anno B) (25/04/2021)
Vangelo: Gv 10,11-18
«11Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 12Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. 17Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
Nelle ultime tre settimane ci sono stati due omicidi a pochi centinaia di metri dalla parrocchia. A due giovani è stata rubata la vita e messa a tacere sotto tre metri di terra. Quando il cuore è vuoto, quando si perde il senso delle cose, anche la vita perde valore e si uccide per un cellulare o per una precedenza. In una manciata di minuti quattro famiglie sono state distrutte dal dolore, dalla rabbia e dalla vergogna.
Alle porte del cimitero abbiamo ripetuto le parole del salmo: “Il Signore è il mio pastore, nulla mi mancherà”. Leggendo il brano di Vangelo di questa domenica, ripenso ai volti e agli sguardi incrociati in quei giorni. Ripenso agli occhi smarriti di Patricia, la mamma di una delle vittime. Mentre pregavamo il Padre Nostro, stretti attorno alla bara bianca del suo amato José, lei fissava il cielo come se stesse aspettando qualche risposta ai suoi mille perché.
Oggi affido Patricia, e tutte le vittime dell'odio e della violenza, all'abbraccio del Buon Pastore. Mentre la bara scivolava lenta nel cuore della madre terra, ho chiesto a don Roberto Malgesini di accogliere José alle porte del paradiso con un sorriso e un abbraccio.