TESTO Commento su Rm 8,15
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Lunedì della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (29/10/2001)
Brano biblico: Rm 8,15
Dalla Parola del giorno
Voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre!"
Come vivere questa Parola?
Trascinare la propria pratica religiosa come un pesante, grigio fardello sulle strade del proprio quotidiano, essere dei "rassegnati" dei "rinunciatari", è assurdo. Proprio l'opposto ci insegna S.Paolo nella lettera odierna! Se, come dice l'apostolo delle genti, ci lasciamo guidare dallo Spirito di Dio, dalle sue buone ispirazioni, noi siamo veri figli di Dio. Ed essendo figli (no schiavi di una legge o di un potere tirannico!), sperimentiamo la libertà. Nella lettera ai Galati, Paolo stesso scrive che dov'è lo Spirito di Dio, lì è libertà. Chiaramente la libertà non è da confondersi col libertinaggio, cioè col concedersi a tutte le "voglie" che ci sollecitano a battere la strada del piacere, dell'orgoglio e del più avere. Libertà dei figli di Dio è non conformarsi a quello che pensa e fa' chi non ha un rapporto vero col dolcissimo Padre, l'Abbà di Gesù.
Oggi, nel mio rientro al cuore, fisserò lo sguardo interiore su Gesù che, nel vangelo odierno dice alla donna ricurva per malattia: "Donna, sei liberata dalla tua infermità". Verbalizzerò:
"Dammi, Signore, di capire e volere con te la gioia della tua libertà. Ch'io, nel Tuo Spirito, mi senta libero/a di fare tutto il bene possibile avendo un'immensa fiducia nel Padre che mi sospinge a realizzarlo con Gesù, come Gesù.
La voce di un maestro di spirito
Grazie all'obbedienza alla Parola, il vostro cuore e il vostro spirito si dilateranno nella libertà
Archim. Sophrony