TESTO Chi cerca trova
don Domenico Bruno annunciatedaitetti
don Domenico Bruno è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!
II Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (17/01/2021)
Vangelo: Gv 1,35-42
35Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli 36e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». 37E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. 38Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa Maestro –, dove dimori?». 39Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
40Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. 41Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – 42e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.
Quando dobbiamo fare una ricerca non ci rechiamo più in una biblioteca o nella libreria di casa. Prendiamo il cellulare e nel motore di ricerca scriviamo ciò che ci interessa. Ma siamo certi di trovare la reale verità?
Oggi, e ancor più con la pandemia, molti per paura di andare in chiesa cercano la fede online: meditazioni, momenti di preghiera... Ma non tutto ci parla di Dio. Molto spesso si rischia di trovare della spiritualità spicciola che anziché avvicinarci a Gesù ce ne allontana. Rischiamo lo spiritualismo, fatto di cose e non ci persone da incontrare.
Come fare per avvicinarci al Signore, allora? È la domanda che nel Vangelo di questa domenica (Gv 1,35-42) viene posta a Gesù che risponde “venite e lo vedrete”
Chi vuole seguire Gesù non si accontenta di starsene a casa, ma esce! E dal momento che non si può andare in giro, l'unico luogo concesso in cui recarsi è in Chiesa! È li che il Signore ci dice, nella Liturgia, come incontrarlo: ci suggerisce i gesti d'amore che possiamo compiere magari partendo dalla nostra famiglia; ci insegna il modo amorevole in cui parlare perché nessuno si senta offeso; ci dà la forza per poter capire che ciò che non gli piace è perché va contro l'amore... e allora attraverso i sacramenti ci dà la forza di amare.
Cercare Gesù non è un desiderio che nasce dal bisogno di lasciarsi amare. O lo vuoi o no. Vedere Gesù non è questione di occhi e nemmeno di cuore! È un cammino. Si parte dal dato che Gesù è lì, con te, ma vuole essere trovato per donarti la piena gioia. Tu ti darai da fare se lo vorrai. E se vorrai sperimentarne la bontà dovrai darti da fare ed esercitarti nel cammino.
Gesù dice “venite” al presente e “lo vedrete”, cioè inizia a camminare sin da ora e lo vedrai in un futuro indefinito, quando cioè sarai sufficientemente allenato. Non è consequenziale, ma richiede costanza.
Ora, se tu inizi il cammino e subito ti stanchi, lascerai e tornerai sui tuoi passi. Quindi non vedrai. Il primo passo è riconoscere Gesù come maestro e quindi avere il desiderio di vederlo.
Sarà lunga, ma intanto inizia a camminare... in fondo diceva la nonna che chi cerca trova!
- Tu cosa stai cercando in questo momento della tua vita? E dove lo cerchi?
Ricevi ogni giorno il commento direttamente sul tuo telefono: unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti
Resta aggiornato col sito: annunciatedaitetti.it
Iscriviti anche al canale YouTube