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TESTO Commento su Luca 8,19-21

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (20/09/2005)

Vangelo: Lc 8,19-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 8,19-21

19E andarono da lui la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. 20Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». 21Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Dalla Parola del giorno

Fu annunziato a Gesù: «Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose: «Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Come vivere questa Parola?

Contestualizziamo il vangelo odierno, guardando anche ai paralleli sinottici. Gesù è a Cafarnao. Attorno a lui c'è così tanta folla che non ha più neanche il tempo di mandare giù un boccone. I suoi, ossia la madre e i fratel-i, decidono di andare a prenderlo perché – dicono – "E' fuori di sé". Strano che a dire questo sia anche Maria, più strano che Gesù all'annuncio della loro venuta risponda dicendo: "Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano e mettono in pratica la parola di Dio".

Che cosa vuole puntualizzare Gesù in modo così perentorio? C'è un assoluto – il Regno di Dio, la sua volontà – dinanzi al quale tutto diventa relativo, anche i rapporti più intimi come quelli familiari. L'urgenza del Regno che preme esige un distacco risoluto che non ammette ripensamenti né rimpianti, né tantomeno tentennamenti o compromessi. Ecco il senso delle sue parole. E Maria, dinanzi ad esse, è come noi: pellegrina nella fede. Certo, capirà appieno, ma accogliendo pian piano, nell'avanzare fino alla croce.

Bisogna dunque mettersi in cammino, come la Madonna, su strade di totale appartenenza al Regno, senza impantanarci nella paura di perdere affetti e consolazioni.

Nihil amori Christi praeponere (Nulla anteporre all'amore di Cristo), dice san Benedetto nella sua Regola. Questa grazia chiedo oggi al Signore, mentre sosto in quiete contemplativa ripetendo al cuore:

"Il mio bene è stare vicino a Dio" (Salmo 73)

La voce di una mistica carmelitana e donna intellettuale

Nel silenzioso colloquio del cuore con io si preparano le pietre vive, con le quali cresce il Regno di Dio, e si forgiano gli strumenti scelti che cooperano alla sua edificazione...Noi dobbiamo, in silenzio, ascoltare per ore e lasciare agire la Parola fino a che essa ci spinge a lodare Dio nella preghiera e nel lavoro.
Beata Edith Stein

 

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