TESTO "... io vivo e voi vivrete"
don Mauro Manzoni Grafica pastorale
Vangelo: Gv 14,18-20;17,24-26
Gesù, nella sua grande preghiera al Padre prima di morire, prega per i suoi. Cioè, per noi. Ed è proprio con noi che vuole rimanere per sempre. Un Dio che, in qualche modo, trasmette a tutti gli uomini la sua divinità.
Di fronte alla bara di questo nostro fratello, la fede ci fa capire più profondamente quel "non vi lascerò orfani... voi mi vedrete perché io vivo e voi vivrete" che abbiamo ascoltato nel Vangelo.
E poiché Cristo è vivo, anche noi viviamo, al di là di questa apparenza che stasera abbiamo davanti agli occhi, al di là di un sepolcro nel quale fra poco faremo riposare N..
La fede, che non cancella il dolore del distacco e la sofferenza nei cuori di noi qui presenti. La fede, che ci fa dire che tutto ciò che ha un valore e che ti è caro su questa terra, sarà salvato e ti sarà reso.
"Padre, quelli che mi hai dato, voglio che dove sono io anche essi siano con me"
E il Padre è un Dio dei viventi, che non ci ha creato per distruggerci, né ci ha fatto nascere per morire. E' un posto, quello che ci ha promesso Gesù, preparato dal suo amore fin dall'inizio della creazione per ognuno di noi. Sì, per ognuno, perché Lui ci conosce uno per uno. Sà dei nostri desideri, delle nostre speranze. Sà cosa siamo, cosa vogliamo.
Meraviglie del suo amore. E' per questo che, quando chiama qualcuno di noi, come stasera, vuole che non ci scoraggiamo o crediamo che abbia ritirato il suo amore.
Certo, non toglie il dolore per la perdita, per l'abbandono della persona cara, ma ci dona il coraggio di affrontare questo momento con la certezza che la nostra morte non ci distrugge e che la vita, iniziata col nostro nascere, continua nel posto dove Lui ci ha preceduto dopo la sua morte.
Parole di fede che la nostra famiglia parrocchiale riceve e dà, mentre preghiamo per e con N. che ha concluso il suo vivere terreno.
Chiediamo al Signore che dia consolazione ai suoi cari e a tutti noi. Consolazione di Padre che ama i suoi figli, soffre con loro e che trasforma il dolore in speranza e la morte in vita.