TESTO Commento su Luca 4,16-30
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
Lunedì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (31/08/2020)
Vangelo: Lc 4,16-30
Gli esseri umani possono desiderare tanto vedere Dio, ricevere il suo aiuto, ma senza la grazia corrispondente non possono riconoscerlo. In questo episodio, però, non è la grazia che manca. Sono gli interessi dei potenti che non vogliono che il loro ruolo possa venire messo in discussione, gli interessi degli apparati che pretendono che tutta la verità passi per il loro sistema di ruoli e competenze, ingabbiando la ricerca della vita in codici prefabbricati. Questo significa che nessun profeta è bene accetto in patria: pensare di avere il dominio della situazione, pensare di conoscere già, chiude in sé stessi. Si può arrivare a perseguitare voci diverse. Magari non torturando materialmente le persone ma per esempio con varie forme di esclusione. In tale brano vediamo una delle tante volte in cui Gesù sperimenta la provvidenza del Padre. Passa in mezzo a una folla che lo vuole linciare quasi come fosse un fantasma. Queste grazie lo aiuteranno ad avere fiducia che anche in momenti di più dura prova, se il Padre li permette, ci sarà la provvidenza adeguata della Sua grazia.