TESTO Commento su Matteo 13,47-53
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
Giovedì della XVII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (30/07/2020)
Vangelo: Mt 13,47-53
La rete gettata nel mare della fede è aperta all'accoglienza, ad imparare da tutti. Fede, comunità (i pescatori), accoglienza, sono vie essenziali per crescere nel discernimento. La Chiesa stessa su questa via trae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche. Questo è il senso autentico della tradizione: non solo cose antiche, non solo cose nuove. La tradizione matura liberandosi di ciò che è caduco e approfondendo il senso autentico della Parola di Gesù. La via del teologo, dello scriba, dell'uomo di cultura, è maturare, discernere, insieme agli altri sulla via di un vissuto discepolato. Quando la cultura si riduce a intellettualismo si gonfia, si isola in pseudo elites. Queste caste si chiudono in codici, in apparati al servizio degli interessi dei potenti, finiscono per servire solo a manipolare le persone. Questo brano mostra che la comunità viva che discerne nell'ascolto della Parola è un sia pur germinale antidoto a tutto ciò e per questo i dominatori di questo mondo possono avversarla in ogni modo, avversare la famiglia, spegnere ogni cosa in un falso incontro senza sviluppo anche delle identità, dove ogni pesce è uguale all'altro nel senso che non vi è più vero e falso.