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TESTO Il vangelo è stato promosso o bocciato?

don Luciano Sanvito

XI Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (15/06/1997)

Vangelo: Mc 4,26-34 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 4,26-34

26Diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; 27dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. 28Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; 29e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».

30Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; 32ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».

33Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. 34Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Il discepolo di qualcuno, rispetto al semplice ascoltatore auricolare, è un po' un privilegiato: può sempre acquisire meglio la conoscenza dal maestro, può avere l'occasione per un approfondimento e un chiarimento.

Chi è discepolo è sempre alla ripetizione dal maestro; e la ripetizione delle conoscenze porta al chiarimento, alla conoscenza e sopratutto alla capacità di incarnare le verità spiegate nella vita quotidiana.

Le cose ben ripetute aiutano, giovano, fanno crescere.

Il vangelo in questione ha uno spirito in sè di profondissima umiltà: la verità si fà piccola piccola, per diventare nostra 'alunna' e per crescere insieme con noi alla scuola della vita.

Grande è la nostra responsabilità, e immensa la nostra gioia: immeritatamente siamo chiamati a far crescere, come indegni 'maestri', questa verità che credevamo tanto grande, e che ora ci è data in consegna provvisoriamente e come prova del nostro "insegnare": del lasciare un segno, un 'solco'.

E in questo solco entra questo seme di verità, e ogni giorno cresce con noi: 'come' e 'quanto' riceva da noi, non lo sappiamo e mai lo sapremo: certo possiamo dire che ogni buona ripetizione dei nostri pensieri, delle nostre parole e delle nostre azioni parallelamente si porta accanto la misteriosa ma efficace 'promozioné del regno della verità nel mondo.

Ma c'è anche oggi un vangelo 'bocciato': è una verità che è stata soffocata, che non è stata ancora gettata o che ci è stata nascosta o rubata, e non appare nel concreto della vita.

Ma non cerchiamo lontano: forse non siamo ancora del buoni maestri del vangelo, forse stiamo solo pensando alla fine dell'ora per andarcene via...intanto laggiù, in fondo, quel piccolo alunno ci osserva, quasi attendendo da noi una piccola ma vitale 'ripetizioné.

 

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