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TESTO Commento su 1tm 15

Casa di Preghiera San Biagio FMA   Home Page

Sabato della XXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (10/09/2005)

Brano biblico: 1tm 15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 6,43-49

43Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. 44Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. 45L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.

46Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? 47Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: 48è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. 49Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».

Dalla Parola del giorno

Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io.

Come vivere questa Parola?

Quello che San Paolo proclama circa la venuta di Gesù a salvare i peccatori, non è altro che quanto il Signore stes-so aveva proclamato a Zaccheo che l'aveva accolto, con gioia, a casa sua. Ma qui c'è un particolare molto interessante. L'apostolo dichiara che dei peccatori egli è il capofila. Un'asserzione che lo colloca al posto suo, con quell'umiltà che altro non è se non verità.

Notiamo che il verbo è al presente: "sono", e non "sono stato"! il che sottolinea quanto Paolo avverta il peccato come una realtà intrinseca alla sua vita, di cui egli si libera di continuo ma non per capacità sua. Si tratta della vittoria dell'infinita, continua misericordia di Dio.

Ed eccoci a quello che ora ci riguarda. Se al "primo dei peccatori" è stato usato misericordia, ci sarà qualcuno, che pur gravato da molte colpe potrà diffidare del perdono di Dio e disperare della sua misericordia? Proprio questo è importante, in un cammino spirituale: "tenersi all'inferno" come diceva Silvano del Monte Athos, cioè avere una viva consapevolezza del proprio essere uomo/donna tutt'altro che immune dal peccato, e nello stesso tempo non cessare mai di confidare nella misericordia di Dio.

Oggi, nel mio rientro al cuore prenderò piena consapevolezza della mia identità di "peccatore"; e nello stesso tempo, chiederò allo Spirito Santo di avere una continua percezione, nella Fede, d'essere raggiunto dall'infinita misericordia di Dio.

Signore Gesù, che hai tanto amato da voler assumere tutto il bagaglio del peccato dell'uomo, (anche la mia personale propensione a peccare), donami un acutissimo senso della Tua misericordia. Che mi riconosca peccatore, ma nello stesso tempo, fuori da ogni superficialità spirituale e atteggiamento secolarista, mi aggrappi alla Tua misericordia come all'unica vera salvezza.

La voce di un grande pensatore del XX secolo

Se ci curassimo della riforma del nostro uomo interiore convinti del nostro peccato e più convinti ancora della misericordia di Dio, fiorirebbero giuste e caritatevole relazione tra noi.
Miguel De Unamuno

 

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