TESTO Commento su Matteo 7,21-29
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
Giovedì della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (25/06/2020)
Vangelo: Mt 7,21-29
Gesù ci conduce in una sequela serena. Non è dunque un perfezionismo da energumeni a infonderci vita. Ma la grazia gradualmente ci aiuta a riconoscere e a liberarci di tante motivazioni fasulle del nostro agire che prima ci parevano così naturali che nemmeno ce ne avvedevamo. Difese, calcoli, protagonismi, cedono gradualmente il passo alla fiducia nella volontà di Dio che ci dona vita sempre più piena ed ogni bene. Tutti gli appoggi fasulli sono precari e costruiscono rapporti, una vita, più fragili. False sicurezze che ci lasciano nelle nostre confusioni e ostacolano il venire dello Spirito con tutti i suoi doni spirituali, umani e materiali. Qui Gesù per aiutarci a distinguere osserva che si può profetare, scacciare demoni e operare prodigi ma con il cuore non unito al Signore. Il Signore può agire attraverso di noi ma ben al di là di noi. Non bisogna guardare agli effetti esterni ma al nostro cuore profondo. Talora dunque si possono compiere gesti straordinari o fare tante cose ma mancano la fede e l'amore semplici, umili e sereni. Questo è il cammino concreto per il quale gradualmente Dio ci può condurre se ci chiama alla sua sequela.