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TESTO Commento su Luca 5,1-11

Paolo Curtaz   Ti racconto la Parola

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Giovedì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (04/09/2003)

Vangelo: Lc 5,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 5,1-11

1Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, 2vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. 3Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.

4Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». 5Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». 6Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. 7Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. 8Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». 9Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; 10così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». 11E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Cos'è la fede? Termine abusato e misconosciuto, viene descritto mirabilmente da Pietro, l'uomo della fede, che è il protagonista di questo episodio. Pietro si fida: tentenna, strabuzza gli occhi, obbietta che è stanco a causa di una notte di pesca infruttuosa, magari in cuor suo pensa che un falegname farebbe meglio a fare il falegname... ma si fida, parte, va, prende il largo. Ecco: fede è fidarsi, è prendere il largo sulla parola di Gesù, è partire nonostante le obiezioni, sensate, sulla tua parola, prenderò il largo. E avviene l'esagerazione, l'inaudito, l'inaspettato, la barca quasi affonda a causa dell'enorme quantità di pesci. E di fede. Sì Gesù, mi fido di te. Non capisco ancora, non ho ancora ben chiara l'evoluzione delle cose in cui credere, non so dove tutto questo mi porterà, ma mi fido, mi affido. E' la fede che manca alla nostra religiosità, è la fede che manca alla nostra preghiera, è la fede che manca al nostro annuncio. Sempre più pronti a fidarci di noi stessi, dei nostri progetti, dei nostri gruppi e delle nostre attività pastorali... No: il primato vada alla fede, l'iniziativa a Cristo, il timone punti al largo, slegando gli ormeggi delle nostre mille obiezioni, delle nostre contrarietà. Pietro, rude e goffo pescatore di Galilea, sanguigno e impulsivo non sa che quel prendere il largo avrebbe rappresentato per lui una svolta definitiva. La fede non si ferma con i nostri limiti; già: i nostri limiti. Comodo rifugio da cui defilare, calda mediocrità in cui crogiuolarsi che impedisce a Dio di lavorare in noi. Pietro ribatte: "allontanati da me che sono peccatore!" e Gesù sorride: proprio i limiti di Pietro saranno il luogo in cui la comunità trova appiglio, proprio nella radicale scoperta del suo limite inizierà, dopo la resurrezione, il suo servizio.

Io credo Signore, mi fido, anche quando accadono cose che mi spaventano, anche quando vivo esperienze che non capisco. Io mi fido, Signore, e oggi prenderò il largo sulla tua Parola.

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