TESTO Commento su Matteo 1,1-16.18-23 (forma breve: Matteo 1,18-23)
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
Natività della Beata Vergine Maria (08/09/2003)
Vangelo: Mt 1,1-16.18-23 (forma breve: Mt 1,18-23)
Questa festa è di origine devozionale e giunge a noi attraverso i secoli con tutta la sua struggente ingenuità. L'idea è semplice: di una persona grande bisogna celebrare la nascita, benedire la sua venuta come un dono. Oggi, perciò, celebriamo la festa di compleanno di Maria, alziamo lo sguardo dalle nostre caotiche e assonnate attività verso la piccola adolescente di Nazareth che ha polverizzato le grandezze e le supponenze dei vari Napoleoni che la storia vomita a scadenza fissa. Sì, la piccola Maria di Nazareth, nella sua struggente fede, la sua trasparente fede nell'attesa del Messia promesso dal Dio dei padri, ancora oggi ci lascia sorridenti e cristianamente pieni d'invidia. Sì Maria, noi ti ammiriamo per la tua giovane incoscienza, perché hai creduto e sei beata. Noi – solcati dalle rughe - noi che abbiamo visto gli abissi del cuore dell'uomo e le sue inebrianti scoperte, restiamo come ammutoliti davanti a ciò che hai avuto il coraggio di dire e di fare, della tua trasparente normalità che sporchiamo con i nostri troppi complimenti. E benediciamo la tua nascita, Maria di Nazareth, perché hai fatto fare bella figura a noi piccola e fragile umanità. Insegnaci a credere, sorella nostra, insegnaci a lasciarci fare.
Grandi cose hai fatto in Maria, Dio d'Israele, e grandi cose puoi fare in noi se ti lasciamo fare, Dio benedetto nei secoli!