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TESTO Commento su Giovanni 15,9-17

don Giampaolo Centofanti   Commento al Vangelo

S. Mattia (14/05/2020)

Vangelo: Gv 15,9-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 15,9-17

9Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

12Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. 15Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. 16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

La graduale assiduità nell'accogliere la luce scava, scava, come nei discepoli di Emmaus. Ma poi, scavato molto, o entri in una nuova conversione o regredisci: il segno chiaro è l'insuperbire e il deviare, svuotandosi. Rimanere e crescere sempre. Se cincischio di continuo non cercando di distinguere la luce serena di Dio dai mille luccichii, dalle mille voci e motivazioni fasulle interne ed esterne, conseguentemente resto impantanato nelle mie confusioni e sofferenze. In una vita, in rapporti, vissuti, capiti, male. Può rivelarsi un dono scegliersi momenti di pace, di preghiera, nei quali meditare su atteggiamenti non condizionati da ingannevoli agitazioni. Poi crescere in ciò. Pensare prima di agire. Rimanere nel suo amore e rimanere in noi mentre tutto il resto spinge ad un inutile, svuotante, dispendio di energie. Si può talora passare, all'opposto, in un rimanere serioso, non di un cuore in conversione continua. Per esempio un non saper scherzare: o offendo, sono maleducato o non scherzo. Lo Spirito invece invece è buono, benefico, agile, acuto, inoffensivo come vediamo nel libro della Sapienza (Sap 7, 22-30). Stimolati alla semplicità, alla profondità, alla creatività...

 

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