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TESTO Commento su Luca 4,38-44

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Mercoledì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (05/09/2001)

Vangelo: Lc 4,38-44 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 4,38-44

38Uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. 39Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.

40Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. 41Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.

42Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. 43Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». 44E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

Dalla Parola del giorno

Sul far del giorno, Gesù uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e volevano trattenerlo perché non se ne andasse via da loro. Egli però disse: "Bisogna che io annunzi il regno di Dio anche alle altre città". E se ne andò.

Come vivere questa Parola?

Gesù, dopo aver insegnato con autorità nella sinagoga di Nazareth, entra nella casa di Simon Pietro e ne guarisce la suocera perché con autorità comanda alla febbre di andarsene: "E la febbre la lasciò."

Risultato immediato: "Tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere, li condussero a Lui ".

E Gesù: "Imponendo su ciascuno le mani, li guariva". Trapela dalla pagina evangelica tutta l'attenzione del Signore per ognuno. C'è quel tratto personale pieno di cura che è proprio del Buon Pastore, di Colui che è venuto a salvare ogni singola persona nella sua unicità. Si capisce però anche come il cerchio di un'ammirazione interessata si stringe attorno a Lui. Vogliono ad ogni costo trattenerlo.

Due gli atteggiamenti di Gesù: quel cercare un luogo solitario, all'alba, per stare con il Padre in preghiera e riprendere "ossigeno" in Lui, e quello sganciarsi dalla possessività egoistica. Egli è venuto per l'uomo, ma per ogni uomo. Non si lascia accalappiare da interessi di parte. E' lui il primo missionario del Padre. E Matteo dice: " Percorreva tutte le città e i villaggi, predicando il Vangelo del Regno e curando ogni malattia e infermità ( Mt. 9.35 ).

Oggi, nel mio rientro al cuore, contemplerò la Persona di Gesù che unisce, al suo magnanimo donarsi, una libertà di azione rivolta alla salvezza di tutti, una libertà che Gli nasce dai momenti di "a Tu per Tu col Padre" in preghiera.

E io? Sono libero per il Regno o mi lascio asservire a qualcuno o qualcosa?

La voce del Papa Giovanni Paolo II

Gesù è il più grande missionario del Padre. E' Lui l'uomo della speranza, l'uomo cardine dell'umanità. Egli è Colui che compie in noi le divine promesse di personale e sociale liberazione.

 

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