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TESTO Commento su Col 1,15.16.19-20
Casa di Preghiera San Biagio FMA 
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Venerdì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (07/09/2001)
Brano biblico: Col 1,15.16.19-20 
33Allora gli dissero: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». 34Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? 35Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».
36Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. 37E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. 38Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. 39Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».
Dalla Parola del giorno
Cristo è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura (...) Tutte le cose sono state fatte per mezzo di Lui e in vista di Lui (...) Piacque a Dio di far abitare in Lui ogni pienezza e per mezzo di Lui riconciliare a sé tutte le cose.
Come vivere questa Parola?
Dio nessuno l'ha visto mai .Parrebbe disperante desiderare Lui con tutta la sete d'infinito che ci brucia in cuore e non avere nessuna indicazione di quello che Egli è: un' indicazione recepibile dal nostro umano modo di essere. Invece in Cristo Gesù Dio ci ha dato la sua "icona". Lui, generato da sempre nel mistero del Padre, è anche la sua Sapienza: quella per cui "tutte le cose sono state create", sia le visibili di questa terra, sia quelle invisibili come le potenze angeliche. "Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in Lui". Tutto il Padre gli ha sottomesso! Dunque è importante comprendere che sta all'inizio e al termine di tutto. E' veramente "il Punto Omega" verso cui muove tutto l'universo creato.
Ma il discorso si approfondisce ulteriormente quando Paolo dice che "piacque a Dio di far abitare in Lui ogni pienezza e per mezzo di Lui riconciliare a sé tutte le cose". E' infatti nel suo mistero pasquale di passione, morte, resurrezione che "tutta la pienezza di Dio" si rivela a noi come amore pienamente donato.
Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosterò a prendere coscienza che vivere da cristiani vuol dire voler piacere a Dio ma in compagnia di Gesù. Cercherò di percepire in un profondo respiro di fede, che, come sul Golgota col sangue della sua Croce Egli ha "firmato" la pace di Dio con gli uomini, così ogni uomo può avere pace consegnandosi alla sua "pienezza" di amore.
Di fatto guarderò oggi concretamente nel mio cuore tutto quello che è contrasto, conflittualità, divisione in me o con gli altri; poi con forte fiducia consegnerò tutto a Gesù, contemplandone con gioia la gloria e anche l'immensa sua oblazione per noi, per me.
La voce di un antico padre
Tu o Cristo, sei simile a tuo Padre e Tu somigli a tua Madre. Somigli al Padre per potenza, per essenza, per natura e per potestà. Somigli a Maria che ti ha partorito. E' per mezzo suo che splendi tra noi, in figura umana.
Efrem il Siro