TESTO Commento su Luca 2,16-21
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Maria Santissima Madre di Dio (01/01/2003)
Vangelo: Lc 2,16-21
In quel tempo, [i pastori] 16andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
21Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Alla nascita di Gesù si apre il cielo e gli uomini possono assistere alla liturgia celeste che si svolge sopra questo bambino. A questa liturgia celeste, dischiusa dall'annuncio che ne dà la vera interpretazione, corrisponde una liturgia terrestre di povera gente obbediente alla parola di Dio che corre a vedere un povero bambino.
Essi, dopo aver constatato e sperimentato ciò che era stato detto loro, a loro volta l'annunciano. In questi pastori, primi ascoltatori che si fanno annunciatori, si profila chiaramente la Chiesa. E' una Chiesa di poveri che riconosce, annuncia, glorifica e loda Dio che si è rivelato nell'impotenza di Gesù.
I pastori, che vanno in fretta a trovare Gesù, vengono presentati come modelli di fede. Ciò che gli angeli hanno fatto in cielo, i pastori continuano a fare sulla terra: annunciano il Salvatore. Si profila la dinamica necessariamente missionaria della Chiesa: chi è stato evangelizzato, a sua volta evangelizza.
La prima reazione al loro annuncio è la meraviglia provocata da una bella notizia e da una sorpresa sbalorditiva.
Maria custodiva con cura tutte queste parole-eventi, meditandole nel suo cuore. La parola di Dio dev'essere conservata, perché è chiamata a crescere ed è destinata a realizzarsi (Ap 1,3; 22,7-20). Anche per la madre di Dio la fede è un cammino, una ricerca lenta e faticosa. La piena luce giungerà anche per lei solo al termine della sua esistenza. Nel frattempo ella mantiene inalterati i suoi rapporti e i suoi impegni con Dio.
Dopo la presentazione del Salvatore agli umili, c'è la presentazione ufficiale di Gesù al popolo d'Israele. Otto giorni dopo la nascita, il bambino Gesù viene circonciso e riceve il nome che era stato annunciato dall'angelo.
L'alleanza di Dio con il popolo ebraico aveva il suo segno nella circoncisione. Essa significava l'appartenenza al popolo che si era impegnato con Dio. Con la circoncisione Gesù appartiene realmente al popolo dell'alleanza e sarà l'unico circonciso d'Israele totalmente obbediente a Dio.