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TESTO La donna e il drago

don Marco Pratesi   Il grano e la zizzania

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Assunzione della Beata Vergine Maria (Messa del Giorno) (15/08/2005)

Vangelo: Lc 1,39-56 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,39-56

39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

46Allora Maria disse:

«L’anima mia magnifica il Signore
47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

49

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;

50

di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.

51

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

52

ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;

53

ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

54

Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,

55

come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

56Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

La seconda lettura, dal libro dell'Apocalisse, ci presenta la visione di uno scontro tra una donna e un drago. Si tratta della lotta tra il popolo di Dio, la Chiesa, e Satana. Ma dove c'è la Chiesa c'è Maria, e dove c'è Maria c'è la Chiesa; e il grembo verginale e fecondo di Maria è il compendio della realtà della Chiesa, vergine feconda. Maria è "primizia e immagine della Chiesa". Per questo strettissimo legame, la tradizione e la liturgia leggono questo passo dell'Apocalisse anche in riferimento alla Vergine.

Questa è la sola inimicizia che Dio ha posto, ha voluto: tra la donna (e la sua stirpe) e il serpente. Tra la Vergine Maria e Satana c'è inimicizia insanabile.

Radice della guerra di Satana, così come di ogni ribellione contro Dio e il suo mistero della salvezza, è la superbia. Capiamo bene perché il suo odio si rivolga anzitutto contro Maria. Rileggiamo il Magnificat: è l'umile serva del Signore. Probabilmente il demonio è ferito, ancora più che dalla grandezza di Dio, dall'umiltà di questa creatura che oggi trionfa assunta in cielo. Oggi è il momento in cui risplende come regina alla destra di Gesù. Oggi, guidata in gioia ed esultanza, entra insieme nel palazzo del re.

Per la superbia, per ogni superbia, è intollerabile ogni vittoria dell'umiltà. Poiché la superbia vuole schiacciare l'umiltà, mostrarsi più forte. La ribellione vuole estirpare l'obbedienza. L'odio vuole smentire l'amore, mostrarlo perdente e cacciarlo dal mondo.

Da questo punto di vista, non possiamo essere pacifisti, rimanere neutrali; dobbiamo farci carico di questa inimicizia, schierarci con Maria e lottare insieme a lei.

Ricordiamo le parole di S. Paolo: "Quale comunanza c'è fra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra Cristo e Beliar? O che c'è di comune tra il fedele e l'infedele? E quale accordo fra il tempio di Dio e gl'idoli?" (2Cor 6,14-16). Parole forti, scomode anche, che vanno ben comprese, in questi tempi di montanti integralismi; parole, comunque, che non possiamo buttare.

Nella lotta stiamo dalla parte della donna vestita di sole, ricorriamo a lei, ripariamoci sotto la sua protezione, riceviamola tra le nostre cose più care, come il discepolo amato sotto la croce. Coltiviamo il nostro rapporto con Maria, coltiviamo la nostra dedizione alla Vergine.

Chiediamo la sua intercessione per vivere in questo mondo costantemente rivolti ai beni eterni, perché i nostri cuori desiderino continuamente Dio, e possiamo così partecipare alla stessa gloria della Vergine oggi assunta in cielo. Amen.

All'offertorio:

Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio ci porti in cielo con Maria, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente.

Al Padre Nostro:

Preghiamo il Padre che è nei cieli, dove oggi Maria è assunta nella gloria:

 

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