TESTO Aumenta la nostra fede!
padre Paul Devreux è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!
XXVII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (06/10/2019)
Vangelo: Lc 17,5-10
In quel tempo, 5gli apostoli dissero al Signore: 6«Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
7Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? 8Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? 9Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 10Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Gli apostoli vedono che Gesù ce l'ha e la desiderano. Noi lo vediamo per esempio dal fatto che ha creduto che i suoi 12 apostoli erano in grado di far nascere la sua Chiesa, ma soprattutto dal fatto che ha creduto che il suo sacrificio avrebbe portato frutto, che non era vano.
Il granello di senape crede che diventerà grande. Dire al gelso di sradicarsi e andare a piantarsi nel mare ha dell'impossibile.
Cosa non è la fede: credere che, se lo chiedo con fede, Il Signore mi farà passare in mal di denti. Sarebbe come pensare che con la fede posso piegare Dio al mio progetto.
Fede è credere nel progetto del Signore, nel suo comandamento dell'amore. Posso scegliere tra la fede nella vendetta o nel perdono; tra l'indifferenza e l'andare incontro a chi ha bisogno. Si tratta di credere che la sua proposta è più costruttiva di quella mia.
E' vero che la fede nasce dal costatare la presenza del Signore, la sua azione nella mia vita e la sua provvidenza, ma questa fede cresce poi quando comincio a mettere alla prova le sue proposte e tocco con mano i risultati.
Gesù conclude con il discorso sul servo, che sembra molto duro, ma è per ricordarci che la dimensione di chi aderisce al suo progetto di mondo nuovo, di Regno di Dio, di umanità nuova, lo fa servendo questo progetto, dove l'unico padrone è Dio Padre e noi siamo tutti fratelli, al servizio gli uni degli altri e del Regno di Dio. Regno di chi crede che l'amore è più forte e costruttivo.
O credo nel mio progetto di potere, o aderisco al suo progetto di servizio.