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TESTO Commento Luca 8,19-21

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Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (23/09/2003)

Vangelo: Lc 8,19-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 8,19-21

19E andarono da lui la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. 20Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». 21Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Dalla Parola del giorno

"Gli fu annunziato: Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti. Ma egli rispose: Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica."

Come vivere questa Parola?

Gesù ha impegnato più volte l'attenzione dei suoi discepoli sull'ASCOLTO. Addirittura ha detto: "Badate bene a come ascoltate". Infatti non è mai sottolineato abbastanza l'importanza dell'ascolto in ordine alla fede in Lui. Si tratta di tale priorità sul "vedere" (vedere Gesù), che il Signore dissuade gli stessi suoi parenti dal voler anzitutto 'vederlo".

Quando, certamente un po' contrariati, non riescono ad avvicinarlo e neppure a vederlo a causa della grande folla che lo asserragliava intorno, Egli non li fa introdurre, non li fa avvicinare. Anzi, quel suo apparente misconoscerli come parenti perché dice "Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica", in realtà è la splendida puntualizzazione di quel che occorre per diventare così "familiari" da essere introdotti, insieme con Lui, all'intimità divina. Un'osservazione importante. Soltanto Luca riferisce questo episodio coniugando la familiarità, la stretta parentela spirituale con Gesù all'ascolto e non alla visione. Ed è lo stesso Luca che secondo la più accreditata tradizione antica ha conosciuto e ascoltato Maria, la Vergine Madre. Diventa dunque sempre più evidente che la nostra non è una fede da pretese visioni misticheggianti, ma dal perseverare profondo e docile all'ascolto della Parola. Un ascolto così docile del volerla mettere in pratica, giorno dietro giorno, un ascolto così convinto che mi porta a vivere la familiarità con Gesù.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosto a lasciarmi penetrare da quello che deve essere stato il clima dell'ascolto nel cuore della Vergine Madre. Quanto silenzio interiore, quanta tenerezza, quanto spazio di umiltà alla Parola di Gesù, quanto desiderio che tutti la mettano in pratica!

O Maria, tu a Cana hai detto ai servi: Fate quello che Gesù vi dirà". Suggeriscilo anche a me, sempre. Sollecitami e aiutami non solo ad ascoltare senza dissipazioni, ma anche a vivere la Parola, senza tentennamenti e viltà.

La voce di un Cardinale del XX° secolo

Ascoltando Gesù, a poco a poco si diventa simili a Lui, se questo ascoltare è vivo, docile, e lascia spazio alla Parola. Nell'ascolto siamo illuminati, trasfigura.
Card. A. Ballestrero

 

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