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TESTO Commento su Luca 7,36-50

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Giovedì della XXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (18/09/2003)

Vangelo: Lc 7,36-50 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 7,36-50

36Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; 38stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. 39Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».

40Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». 41«Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. 42Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». 43Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. 46Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. 47Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». 48Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». 49Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». 50Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

Dalla Parola del giorno

"Le sono perdonati i suoi molti peccati perché ha molto amato."

Come vivere questa Parola?

Simone il fariseo crede di aver colto in fallo sia la donna che ha osato il gesto tanto ardito di entrare in casa sua per spandere olio profumato sul capo di Gesù, sia Gesù stesso che si è lasciato fare tutto questo da una donna notoriamente peccatrice.

Eppure la vivissima luce che si sprigiona da questa scena evangelica è tutta nel gesto di lei e ancora più nello sguardo di Gesù che ne comprende fino in fondo la motivazione. E' una donna che, ancor prima delle parole che Gesù le dirà, già si sa perdonata. E' una donna a cui, ora, non interessa più altro che esprimere un adorante amore di riconoscenza per Lui, il Signore. Ecco il senso di quel trepido e coraggioso versare lacrime fino a lavargli i piedi, quello stupendo gesto di asciugarli coi suoi capelli, quel versare l'olio profumato sul capo. Si tratta di un atteggiamento del tutto antitetico a quello di Simone. Egli è l'uomo dabbene, consapevole di essere tale e cortesemente freddo e tutto chiuso in sé e nella sua presunzione di giudicare chi è diverso da lui. La donna invece è consapevole del suo peccato e ancor più della forza rigeneratrice del perdono che le viene da Gesù. Il suo "aver molto amato" sta proprio in questo: nel sapersi del tutto perdonata, del tutto resa nuovamente capace di amare ma a un livello tanto diverso di come prima aveva amato.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi espongo tutta interiormente a Gesù, senza coperture delle mie mancanze, senza razionalizzare orgoglio ed egoismo che mi abitano. Mi espongo ma guardando più a Gesù che al mio peccato, più alla forza del suo perdono che alla mia debolezza.

Signore, afferrami nel profondo perché diventi mio stile di vita guardare a Te, percepirmi perdonato da Te. Tu suscita in me quel trasporto, quella piena fiducia, quella dedizione d'amore che unifica la mia persona, mentre mi unisco a te con tutto il cuore, l'anima e le forze.

La voce di una contemplativa

Se anche avessi sulla coscienza tutti crimini che si possa commettere, io non perderei affatto la mia fiducia; andrei a gettarmi tra le braccia del mio Salvatore. Io so che tutta questa moltitudine di offese s'inabisserà subito come una goccia d'acqua gettata in un braciere ardente.
S. Teresa di Lisieux

 

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