PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Es 2,10

Casa di Preghiera San Biagio FMA   Home Page

Martedì della XV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (15/07/2003)

Brano biblico: Es 2,10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: «Io l'ho salvato dalle acque»

Come vivere questa Parola?

Una madre ebrea attanagliata dall'angoscia, tenta di salvare il suo bambino ancora molto piccolo, mettendolo in una cesta e deponendolo tra i giunchi nelle acque del Nilo. Le sembra l'unico modo di salvarlo dalla legge emanata dal Faraone circa la strage di tutti i neonati maschi appartenenti al popolo ebreo. La sorella, incaricata di "osservare da lontano", nota la compassione destata nel cuore della figlia del Faraone da quel tenero "bimbo che piangeva", e con uno stratagemma propone che venga allattato dalla madre stessa. Intanto nella donna egiziana scocca la decisione positiva: il bambino non solo sarà salvato dalle acque, ma crescerà, ricevendo un'educazione raffinata alla corte del faraone. È vero che la vicenda di Mosè non è tranquilla e nel suo stesso cuore si annida una sete di giustizia ancora non scevra di violenza, però egli intanto è lo strumento con cui Dio entra a viva forza nella storia del suo popolo. Col decreto di dare la morte a tutti i figli maschi la decisione del faraone (personificazione dell'onnipotenza in terra) aveva in pratica decretato addirittura l'estinzione del popolo ebreo. Ebbene, il Signore decide invece per la vita: una nuova straordinaria vita. Attraverso uno salvato dalle acque del fiume, salva un intero popolo dalle acque della morte. Una sottolineatura importante. Non c'è situazione tragica della mia storia e di quella del tempo in cui vivo, dentro cui il Signore non possa operare salvezza. Credere è dunque fidarsi di lui sempre, in qualsiasi situazione

Oggi, nella mia pausa contemplativa, lascio per un momento "gorgogliare" in me l'acqua minacciosa di tante notizie perturbanti di cui gli strumenti di comunicazione oggi più che mai sono pieni. Ma poi subito mi lascio salvare da queste acque dentro il cesto della Parola. "Abbiamo conosciuto e creduto all'AMORE di Dio per noi" (1 Gv 4,16)

Signore Gesù, dammi una fede forte nel tuo amore che opera salvezza. E concedimi di essere salvato dalle acque dello scoraggiamento e dell'ansia.Il mio futuro è nelle tue mani sempre.

La voce di una santa "dottore della Chiesa"

Niente ti turbi, niente ti spaventi. Nulla manca a chi ha Dio. Dio solo basta
S.Teresa d'Avila

 

Ricerca avanzata  (54940 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: