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TESTO Tu puoi guarirci, Spirito di Gesù Risorto

don Mario Simula   ufficio catechistico diocesi di Sassari

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Pentecoste (Anno C) - Messa del Giorno (09/06/2019)

Vangelo: Gv 14,15-16.23-26 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 14,15-16.23-26

15Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre,

23Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

25Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Vieni, Santo Spirito di Verità e guidaci alla Verità tutta intera. Noi non riusciamo a portarne il peso, perché entra nelle oscurità del nostro cuore e lo sconvolge.
La tua Verità mette a nudo i miei sotterfugi, le menzogne della mia vita, le figure opportunistiche e infinite delle mie “maschere”. La tua Verità metta a nudo le bassezze della mia vita.

E' una Verità che mi svela la pienezza di Gesù e del Padre. Quindi non può convivere nei nascondigli dove si annidano “le opere della carne”.
Vieni, Spirito di Verità, e aiutami a guardare in faccia, senza scappare e senza occultarmi, “la fornicazione, la dissolutezza, l'idolatria, le stregonerie, le inimicizie, la discordia, la gelosia, i dissensi, le divisioni, le fazioni, le invidie, le intemperanze di ogni genere”, che stanno bene in me, come a casa loro. Coccolate, coltivate, gradite. Quale fuoco ti serve per bruciare queste terre avvelenate? Usa la fiamma più incandescente o getta il mio cuore infetto nell'altoforno della tua purificazione.
Noi riusciamo a far stare insieme il dono delle lingue, il carisma dell'apostolo, il servizio della profezia, la grazia e la gioia di evangelizzare, con questa zavorra immonda e la nostra bocca si riempie di ipocrisia attestando a parole ciò che non esiste nel cuore.
Vieni Spirito di Verità. Vieni per me. Vieni a guarire me. Vieni soprattutto a guarire me dalla perversa malattia di chi crede che i malati siano gli altri. Rendi mute le mie parole cattive.
Paralizza le mie azioni cattive. Sterilizza le mie voglie oscure di predominio, di primogenitura, di pavoneggiamenti ridicoli e compiaciuti. Hai un bel da fare nei dedali oscuri del mio cuore. Anche perché devi combattere con le mie pretese di persona santa e inattaccabile, di persona votata alla causa “ambigua” della comunione a “mia misura e alle mie condizioni”.
Vieni Spirito di Verità e osserva la babele, la confusione delle lingue che serpeggia tra di noi.
Ognuno la sua comunicazione, ognuno il suo dialetto, ognuno il suo campanile, ognuno il suo schieramento, ognuno la sua combriccola per rendere innocui gli altri, ognuno i suo compagni di cospirazione. Innumerevoli chiese e partiti e compravendite e difese di territorio.

Una babele che non ascolta la “Verità tutta intera” che solo Tu puoi rivelare e far amare.
Alimenta in noi “il frutto dello Spirito: amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé”, per essere “di Cristo Gesù; quelli, cioè, che hanno crocifisso la propria meschina durezza di cuore e hanno intrapreso a vivere dello Spirito e a camminare secondo lo Spirito”.
Quando verrà la tua consolazione e il tuo sollievo? Quando sperimenteremo “nella fatica il riposo, nella calura il riparo, nel pianto il conforto che vengono da Te? Quando laverai ciò che in noi è sordido, bagnerai ciò che è arido, guarirai ciò che sanguina? Quando piegherai ciò che è rigido, scalderai ciò che è gelido, drizzerai ciò che è sviato?”.
Ti prego così, non perché penso che tu, Spirito di Verità, sei distratto e hai bisogno di essere svegliato. Ti prego così perché tocco con mano la mia incapacità, la mia pigrizia, la mia ostinazione, il mio attaccamento al male, il mio rifiuto al dialogo e all'incontro, la mia resistenza alla conversione.
Ti prego così per chiederti il tuo Fuoco inarrestabile, la tua Acqua benefica, il tuo Crisma di salvezza e di consacrazione, la tua Tenda di riparo, la Casa dove ci accogli insieme.
Abbiamo bisogno di Te perché “senza la tua forza, nulla è nell'uomo, nulla senza colpa”.
Abbiamo bisogno di Te “Luce beatissima, che invade l'intimo del nostro cuore”.
Abbiamo bisogno di Te che “sei Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo”.
Vieni Santo Spirito e riempi il nostro cuore e accendi in noi il fuoco del tuo amore.
Vieni e aiutaci ad essere come bambini che sanno gustare la dolcezza di Dio “Abbà! Padre!”.
Fa' che non scappiamo dalla tenerezza di Dio; ma ogni giorno sappiamo chiamarlo “Padre” perché noi siamo figli, realmente figli. Sarai tu, Spirito d'amore, a suggerirci queste parole di abbandono e di consolazione, lasciandoci abbracciare dalla tenerezza del Padre, dall'amore condiviso di Gesù, il Figlio, dal Fuoco di Te, Spirito dell'Amore senza confini, dilagante, donato a tutti. Anche a me, che, col cuore indurito, faccio fatica a credere ancora nell'Amore.

 

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