TESTO Commento su Gv 10, 27-28
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IV Domenica di Pasqua (Anno C) (12/05/2019)
Vangelo: Gv 10,27-30
«27Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. 28Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. 29Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. 30Io e il Padre siamo una cosa sola».
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
Gv 10, 27-28
Come vivere questa Parola?
Questo testo del Vangelo di Giovanni, il discepolo che più ha compreso il cuore di Cristo Signore, è intriso di una tenerezza che possiamo capire meglio tenendo conto che Gesù parla a gente dedita soprattutto a due mestieri: quello della pastorizia e quello della pesca.
Per il pastore il rapporto con le sue pecore è affettuoso, tenero, personalizzato. Viene espresso soprattutto in ordine alla voce e alla sequela: le pecore ascoltano il loro pastore ne conoscono persino la voce, lo seguono dovunque vada.
Nella seconda parte del testo, Giovanni viene precisando ciò che qui più importa: il pastore ovviamente è Gesù stesso che, alle sue pecorelle, comunica la promessa di una salvezza che concerne non solo questa vita ma quella che verrà e sarà eterna. Un'altra promessa di grande conforto è che nessun nemico nessun traditore o uomo malvagio che sia potrò strappare queste creature care dalle mani e possiamo anche dire dal cuore, di chi le possiede e le ama.
Il paragone è trasparente. Sì, il Pastore è Gesù stesso e quanti liberamente scelgono di seguirlo, non hanno a temere nessuno e niente in ordine alla Salvezza perché salvi saranno in eterno.
Signore Gesù, tutta la Bibbia e soprattutto il Vangelo mi narra continuamente di Te, del Tuo Amore che è Salvezza. Poiché mi ami mi hai creato libero; fa dunque che io mi serva della libertà per scegliere Te, i Tuoi insegnamenti nella S. Scrittura e negli insegnamenti del Papa oggi. Questa è la sequela da cui niente e nessuno potrà strapparmi se io vivrò, giorno dietro giorno, nella Tua Grazia.
La voce di un Religioso
Risulta legittimo che molte volte ci assalga la paura sulle nostre capacità, sulla nostra forza e perseveranza nel seguire la voce del nostro Pastore, che il nostro sguardo si fermi nella nostra debolezza e fragilità, ma è proprio la presenza e la Parola di Gesù quella che dona certezza e fondamento al nostro cammino. Non dobbiamo fermarci nella pecora, piccola e bisognosa, ma seguire la voce di Colui che da la vita per esse, obbedendo il comando del Padre...”
Fr. Jorge Horta OFM
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org