TESTO Commento su Matteo 13,1-23
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XV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (10/07/2005)
Vangelo: Mt 13,1-23
1Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. 2Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
3Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, 6ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. 8Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. 9Chi ha orecchi, ascolti».
10Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». 11Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. 13Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. 14Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice:
Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
15Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!
16Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. 17In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
18Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. 19Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. 20Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, 21ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. 22Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. 23Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».
1Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. 2Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
3Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, 6ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. 8Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. 9Chi ha orecchi, ascolti».
Anche selezionata, la semente non basta: né la quantità, né la qualità possono garantire il raccolto, se non trova ad accoglierla un terreno adatto e fertile. La fecondità della Parola di Dio è legata - ha detto qualcuno - alle intemperie del cuore dell'uomo. Che cosa è necessario per farla germogliare?
- Che sia accolta con rettitudine e gioia. Il grano che cade sul sentiero non può in alcun modo svilupparsi, resta infecondo e diventa preda degli uccelli. Bisogna accogliere la Parola di Dio con cuore di fanciullo, senza riserve, senza pregiudizi. I nostri occhi, le nostre orecchie, il nostro cuore sono abbastanza aperti? "Beati gli occhi che vedono e le orecchie che intendono!"
- Che sia coltivata con cura per giungere alla maturazione. I rovi che soffocano la semente, l'orgoglio, l'egoismo, la pigrizia spirituale, l'attrattiva del lucro, sono tutte erbe dannose che infestano l'anima e che bisogna estirpare. Lo spirito di preghiera, la vigilanza, la generosità sono invece le disposizioni che bisogna acquistare, gli impegni da prendere affinché la divina semente possa spuntare, crescere, giungere a maturazione, senza essere soffocata o disseccata.
- Che sia sparsa per mezzo nostro per produrre altre messi. Come quei granellini che, portati dal vento, vanno a germogliare lontano, così la semente evangelica deve propagarsi partendo dal nostro cuore, verso altri cuori. Volerla tenere come proprio possesso, la Parola di Dio è perduta; come la semente, essa non è fatta per restare in un angolo del granaio, ma per fecondare altri terreni, anzi tutta la terra. E' proprio questa la consegna data da Cristo: Andate e insegnate a tutte le nazioni. Siate miei testimoni in tutto il mondo!