TESTO Commento su Mt 28,8-15
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Lunedì fra l'Ottava di Pasqua (22/04/2019)
Vangelo: Mt 28,8-15
“In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Mt 28,8-15
Come vivere questa Parola?
A partire dalla resurrezione di Gesù il corso della storia è cambiato. C'è chi si accontenta di richiudere la pietra del sepolcro illudendosi che tutto venga dimenticato, le costruzioni ideologiche dell'uomo vorrebbero sovrapporsi alla realtà dei fatti ed imbrigliare le opinioni delle masse secondo il loro tornaconto. Ma fuori dell'astrazione dei libri e degli interpreti, all'opposto di chi vorrebbe regolamentare il corso delle cose con la potenza del denaro, esiste la vita vera e concreta, per chiunque ha il coraggio di guardarla rinunciando ad ogni finzione. È qui che è possibile incontrare il Signore in carne ed ossa, quando mostra una verità che è presenza e vita, quando ama incontrare gli ultimi, confidare i suoi segreti a quelle donne che avevano poche probabilità di essere credute. Un Signore che ama calpestare le strade della quotidianità spesso polverosa e difficile, ma che ci ricorda chi siamo. È questa storia, la nostra storia, che determina il mondo: tutto oggi è affidato alla mia scelta.
Il “Salute a voi!” che Gesù risorto rivolge alle donne è un verbo di gioia. Oggi desidero ricordare alla mia vita che la misura del mio essere cristiano è proporzionata alla gioia che provo nel cuore, e alla cura che ho nel coltivarla e farla crescere.
La voce di un Papa
“La realtà è superiore all'idea”.
Papa Francesco
don Enrico Emili - enricoemili@tiscali.it