TESTO Specchio riflesso
don Domenico Bruno Annunciate dai tetti
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V Domenica di Quaresima (Anno C) (07/04/2019)
Vangelo: Gv 8,1-11
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1Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. 2Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. 3Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e 4gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. 7Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». 8E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. 10Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
Quanto è bello giudicare. Più giudico e più mi sento meglio. Mi sento realizzato e libero da ogni peso... certo perché quel peso che mi appartiene cerco di buttarlo via e scaraventarlo addosso a qualcun altro!
L'uomo che giudica manifesta un bisogno proprio. Ma non ci pensiamo sia se riceviamo un giudizio, sia se lo esprimiamo su altri. Quando giudico qualcuno sto gridando il mio bisogno di sentirmi superiore e migliore, forse perché non sono mai stato apprezzato per quello che sento di valere.
Prima di agire, di parlare dovremmo chiederci il perché lo vogliamo fare.
Gesù è abile in questo: difende la peccatrice (cfr. Gv 8,1-11) non per giustificare il suo peccato, ma per chiedere, a chi si fa giudice, di pensare ai propri peccati prima di commetterne un altro che all'apparenza vorrebbe pulire la propria coscienza, ma in realtà la sporca ancora di più.
Gesù gioca a Specchio Riflesso (Chi lo dice sa di Esserlo!)... e funziona. Gesù sa che ciò che stanno criticando, corrisponde ad una parte di se stessi. Quindi fa emergere la verità in modo limpido e sereno, sarà questa a risolvere ogni dubbio.
Gesù chiama la peccatrice “donna” come chiamerà la madre. È il modo col quale le riconosce la dignità umana. Nonostante il peccato noi abbiamo la dignità di esseri umani, che il peccato ci rovina ma che il Signore ci restituisce.
- Che esempio danno le mie parole?
- Ciò che scrivo in internet lo penso con intelligenza o lo butto giù con la pancia?
- Mi impegno a contare fino a dieci prima di esprimere (anche sui social) un qualsiasi pensiero!
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