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TESTO Venite a me

Monastero Janua Coeli   Parola della Domenica

XIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (03/07/2005)

Vangelo: Mt 11,25-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 11,25-30

In quel tempo Gesù disse: 25«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Venite a me...

perché andiamo di qua e di là, evitando di andare lì dove solo siamo chiamati ad andare?
Venite a me...

e quando potremo capire che la gioia del tuo cuore è avere figli capaci di "giocare" con te?
Venite a me...

perché mi affanno a pensare, a trovare soluzioni, a rimandare cambiamenti?

Tutto di noi trova risposta in questa parola, semplice ma poco considerata:
Venite a me...

non restare in sé, non andare in giro senza meta, non essere lontano da...
Venite, venite a me!

Che possiamo davvero incontrarci mentre andiamo a Lui, ristoro e conforto di ciò che siamo...

Venite a me

MEDITAZIONE

Domande

Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Fatica e oppressione. Non sono poi tanto distanti queste realtà emotive dal nostro modo di essere... sembra a volte di portare pesi enormi, camminando nelle cose di sempre. Non se ne parla poi di oppressione: all'ordine del giorno ci sentiamo oppressi. Ma cosa ci opprime? A ognuno il compito di individuare il peso...

Chiave di lettura

Le cose di Dio sono nascoste per i sapienti e gli intelligenti, per i piccoli invece sono svelate. Perché?! Perché lo sguardo dei piccoli cattura non la superficie, ma il corpo di ciò che cade sotto gli occhi. Non ti puoi nascondere a uno sguardo innocente, perché, essendo indifeso, ti toglie ogni tentativo di camuffamento. Dio è un piccolo! Ecco perché i sapienti non lo intendono. A lui piace farsi cercare lì dove è possibile andare. Quindi più lo spazio è angusto, più lui c'è! Più è ampio, meno lo trovi. Se in casa dovesse scegliere di stare non starebbe nella sala o in camera da letto, ma in cucina. Se nell'armadio, dovesse scegliere un abito da indossare, sceglierebbe la vestaglietta che ha odore di casa. Sì, perché a Dio piace la familiarità, la confidenza, il tu a tu... Cosa se ne fa di una riverente distanza se poi manca la vicinanza dell'amicizia? Perdiamo la sua immagine se poniamo cancelli. La comunione dei Tre è unità di amore. Possiamo pensare che per noi voglia altro, se siamo a Sua immagine? Il segreto svelato è il volto di Cristo. Se noi oggi non abbiamo incrociato gli occhi di Cristo da qualche parte, forse è perché eravamo distratti e la scia di profumo del suo passaggio si è dileguata tra le mille faccende della nostra attenzione. Attenzione a ciò che non è nuovo... perché Lui è lì. Qual è il ristoro che ci promette, quando siamo affaticati e oppressi? Semplice! Togliamo il nostro giogo troppo pesante e prendiamo il Suo che è dolce e non pesa... il giogo dei piccoli che riducono le dimensioni delle realtà degli adulti a giocattoli piacevoli della loro vita. Un camion di plastica si guida meravigliosamente, come anche una bambola di pezza si veste felicemente... Quante volte affrontiamo le nostre realtà come giocattoli... quando dovremmo invece prendere seriamente ciò che viviamo. E quante altre volte prendiamo per cose serie e importanti realtà che sono talmente piccole da potersi considerare giocattoli... Quando una persona ti dice una parola un po' pungente, non puoi considerarla una spada, forse sarà una spina. Se ti ferisce una spada, sei in pericolo di vita, se ti punge una spina, la vita non è in pericolo, sentirai un po' di dolore, o meglio di fastidio. Il giogo si alleggerisce se recuperiamo gli occhi di Dio sulle nostre spine, perché la reazione sarà completamente diversa. La mitezza è possibile di fronte a una spina più che davanti a una spada! Ristoro per le nostre anime potremo trovarlo se impareremo da Colui che è umile di cuore, cioè aderente a ciò che è: terra animata dallo Spirito.

PREGHIERA

Guardate a lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo libera da tutte le sue angosce. L'angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono e li salva. Gustate e vedete quanto è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia (salmo 33).

CONTEMPLAZIONE

I miei passi erranti, Amore dell'anima mia, cercano conforto ovunque, ma non ne trovano. Non ti conosco ancora, Giogo soave di Dio per me. E quando le difficoltà mi assalgono io resto schiacciato e affranto dal pensiero che per me non ci sarà gioia. Tu ci dici di prendere il tuo giogo. Ma io tengo a portare il mio... e mi stanco fino a non poterne più. Perché mi costa tanto lasciare a te il mio peso e portare ciò che tu mi dai? Quante colpe ti do, Signore... ma tu l'hai detto che ti nascondi a chi pretende di sapere per giocare con i piccoli, e allora voglio sperare quest'oggi di imparare a balbettare le tue verità e a portare il tuo stesso carico, l'unico che non pesi: l'amore a qualunque costo. Se amerò, tutto sarà luminoso e diventerà trasparente di nuova bellezza. Donami questa grazia, Padre degli umili... la grazia di amare come Gesù.

Per i piccoli

Oggi è la festa dei piccoli, finalmente. Con Gesù ci si intende bene. Quelli che pensano di sapere oggi non capiranno granché, perché il Signore è per i piccoli. Il Signore gioca un po' a nascondino: nasconde le cose importanti dove nessuno ci pensa. Il guaio è che non ci pensano neanche i figli... pazienza gli estranei che non sanno dove stanno le cose di casa, ma i figli! Possibile non si accorgano? È facile trovarle per chi ha imparato a conoscere il Babbo. La vita di Dio è semplice perché lui è un piccolo, e gli piace tanto giocare. Se tu fai un progetto, Lui stà pur certo che te lo scompone, non per dispetto, ma perché gli uomini sono tropo complicati!!! E la vita invece è molto semplice... Chi si sente stanco e oppresso? Non certo i piccoli. Loro hanno un grande segreto, vivono la vita come un gioco, perché tutto li diverte. È proprio dell'uomo giocare, ma gli uomini non sanno più giocare se non per soldi. E allora si stancano. Il gioco è gratuito, lo si fa per il piacere di farlo, non perché si deve. Così nella vita. Se tu fai una cosa per dovere, pesa. Se la fai perché ti piace farla, è leggera. La croce può essere trasformata in giocattolo? Con un po' di fantasia sì. Perché l'amore in fondo non è il più bel gioco del mondo?! Gesù, auguri per la tua vita. Tu sei il bimbo più bimbo che esiste, e tu sei capace di giocare. Anche con la morte hai giocato a nascondino, e hai vinto. Non pensava davvero di trovarti lì! Tu eri il Signore della Vita e non potevi morire. Non sapeva la morte che a te piace giocare...

 

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