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TESTO Dio ci chiede ciò che abbiamo

don Domenico Bruno   annunciatedaitetti

II Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (20/01/2019)

Vangelo: Gv 2,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 1vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. 2Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». 4E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». 5Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».

6Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. 7E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. 8Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. 9Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo 10e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».

11Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

“Fate quello che vi dirà” (cf Gv 2-1-11), dice Maria a quanti erano in panico per aver finito il vino nel bel mezzo della festa di nozze che rischia di perdere ritmo e diventare noiosa, monotona... Maria ha la soluzione: andate da mio figlio, lui potrà aiutarvi.

Può capitare che nel bel mezzo della vita, o della giornata, possiamo perdere ritmo, vitalità e sentirci monotoni e tristi. È quello il momento in cui devo chiedermi: cosa non sto facendo? Infatti spesso ci riempiamo di cose da fare per paura che fermandoci possiamo sentirci inutili, ma prima o poi la vita stessa ci imporrà di fermarci e ci presenterà il conto. A quel punto sarà bene chiederci: sto facendo tanto, ma per chi? Chi me lo ha chiesto?

Maria è chiara: “fate quello che Lui vi dirà”. Il Signore, infatti, sa quali sono le cose che abbiamo dentro e ci chiede quelle, non altre. Mettere a frutto quello che il Signore ci ha donato significa riconoscere i doni che abbiamo e chiedere a Dio per chi vuoi che li spenda? Il Signore non ci chiede ciò che non abbiamo!

A Cana Gesù non chiede il vino, ma l'acqua, l'unica cosa che è rimasta a tutti. La cosa più semplice, per certi versi anche la più “banale”... sarà Lui a trasformarla e darle il valore che merita! Il Signore non ha mai usato cose artificiose per compiere miracoli, ma è partito sempre dalle più comuni per fare cose grandi!

-Che doni mi ha dato il Signore?

-Del mio carattere, delle mie capacità, qual è la cosa che ritengo più “banale” e inutile? Come la impiego?


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