TESTO Commento su Salmo 138

«Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? (...) Se prendo e ali dell'aurora per andare all'estremità del mare, anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra»
Salmo 138

Come vivere questa Parola?
Il salmista, con accenti di poesia scaturita dalla gioia e dalla fatica dell'esistenza, sa di essere conosciuto e amato da un Dio che è con Lui sempre.
Tutto il salmo è come impregnato della consapevolezza di essere con Dio in ogni momento. Il salmista vuole esplicitare questa sua costante persuasione: Dio è con lui sempre; la sua presenza è ineludibile.
È la presenza di un Dio che giunge a sanare e a salvare tutto, purché l'uomo gli dia via libera nei suoi riguardi.

Signore, perfino l'altezza del cielo che tanto ci sovrasta, perfino la profondità degli abissi terrestri sono realtà dove tu, Creatore buono, sei una presenza che opera meraviglie. Allora è lieto atteggiamento per me rinnovare spesso, durante il giorno, il contatto con Te presente nel mio cuore.

È lì, nel cuore che ti prego di rendermi verace buona e semplice, impegnata a vivere una sobrietà che sia concreta espressione di apertura consapevole e generosa ai grandi bisogni di tanta parte dell'umanità.

La voce di S. Agostino
“Ecco, o Signore, tu sai tutto, le cose più recenti e le più antiche, le condizioni finali in cui mi son ridotto; le condizioni iniziali, cioè del tempo in cui ti offesi. Tu mi hai modellato e hai posto su di me la tua mano”
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org