TESTO Commento su Lc 9,57-62
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Mercoledì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (03/10/2018)
Vangelo: Lc 9,57-62
«Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
Lc 9,57-58
Come vivere questa Parola?
Bello lo slancio entusiasta di quel tale che assicura Gesù di volerlo seguire proprio ovunque, ma la risposta di Gesù è luminosa: risplende in assoluta verità.
Non si illuda colui che, allora e anche oggi, prova il fascino del Vangelo come un'avventura allo sbaraglio di quel che, proprio perché difficile, esalta molti con prospettive di coraggioso ardimento.
Gesù ha vissuto l'espropriazione di tutto: l'assoluta povertà.
Ciò non è stato per Lui, né per chi o segue, un approccio di vita all'insegna del piacevole e del comodo.
La sua vita invece è di chi decide di non cercare appoggi (posare il capo è metafora) di nessun genere perché completamente affidata all'amore misericordioso: tangibile espressione del Padre suo e nostro.
Signore, non il capo soltanto ma tutto te stesso hai consegnato in abbandono totale alla volontà del Padre.
Concedi anche a me questo affidamento filiale che diventa vita impegnata ma serena, pace e inizio di gioia in terra di salvezza.
La voce un anonimo di questo secolo
“La fede autentica è un continuo consegnarsi al Signore nella certezza che Egli opera nella nostra vita e ci sollecita a collaborare con Lui per il trionfo del bene nella storia che viviamo”.
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org